“L’opposizione all’inasprimento della tassazione è scontato. Mettere le mani nelle tasche dei cittadini da parte dei Comuni è un’operazione politica la cui facilità è direttamente proporzionale alla sua vigliaccheria. Ma questa manovra dell’Amministrazione comunale tifernate è al tempo stesso iniqua e contraddittoria con i propri convincimenti politici. Infatti ricalca in piccolo proprio quella flat tax sostenuta dal Centrodestra a livello nazionale con la sostanziale differenza che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia le tasse le vogliono abbassare a tutti mentre il centrosinistra tifernate le aumenta colpendo in particolar modo il ceto medio basso. In pratica aver deciso di innalzare l’aliquotaallo 0,8 per cento (il massimo possibile)per tutti coloro che hanno un reddito al di sopra dei quindicimila produce un costo annuo di minimo 52, 5 euro a contribuente che si trova al di sopra di detta soglia. L’innalzamento ulteriore per benestanti e ricchi arriverà al massimo a ulteriori 17,5 euro. In pratica questa manovra è odiosa perché rastrella circa 900000 euro (di cui ancora non sappiamo la destinazione per almeno 775000 ) colpendo quelle famiglie che faticano a far quadrare bilancio, quel ceto medio basso che un tempo era la spina dorsale della Nazione e che oggi rappresenta il bacino demografico più ampio e più facile da spremere. Un no netto è scontato ma nei prossimi giorni, ferma restando la netta contrarietà alla manovra, si lavorerà a un emendamento che provi a saldi invariati a dare un minimo di progressività anche se questo comporterà per vincolo di legge nazionale l’abbassamento della soglia di esenzione garantendo comunque un non inasprimento ai ceti fino a 15000 euro.
Fin da oggi si può comunque affermare che è facile farsi belli con pochi spiccioli da destinare al Centro storico se le risorse vengono recepite in questo modo.”
Andrea Lignani Marchesani (FD’I) “Il Comune mette le mani in tasca ai cittadini: 50 euro in più per metà dei tifernati, devastato il ceto medio”
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