Manifesti ingannevoli, la Lega alza la voce contro Castello Cambia reo di aver affisso cartelloni con contenuti ingannevoli sulla legittima difesa. “Per noi la difesa della proprietà, del luogo di lavoro, della famiglia dei figli è sacra e un cittadino onesto deve potersi difendere, non necessariamente con armi da fuoco come qualcuno vorrebbe far intendere, ma anche se necessario, con il mattarello” – spiega la Lega di Cittá di Castello che precisa “Il manifesto con la signora armata è palesemente una pubblicità istigatrice e quindi illecita, in quanto rappresenta una degenerazione del diritto di difesa che viene esasperato facendo passare il messaggio che si possa sparare a vista. Come Lega abbiamo già dato mandato ai nostri avvocati affinchè verifichino se ci sono gli estremi per il reato di istigazione all’uso delle armi, nel caso di vittoria vorremmo devolvere l’intera cifra alle famiglie tifernati in lista per il contributo affitto che non percepiranno mai a causa dei parametri voluti ed imposti dalla sinistra, che come la storia insegna agevolano gli stranieri alla faccia degli italiani”. Dalle fila del Carroccio arriva qualche stoccata anche sull’ hashtag presente nel manifesto inquisiti: “Prima di parlare di furto della Lega, la quale pur non avendo rubato niente sta, comunque, restituendo i soldi ricevuti come finanziamento ai partiti, soldi che molti altri non hanno mai reso, per questo invitiamo l’ex consigliere regionale che sta dietro al movimento di Castello Cambia a restituire i 2.200 euro di vitalizio percepiti vivendo un’intera esistenza solo di politica, senza aver mai portato niente al territorio tifernate, senza mai occuparsi, come la sua carica avrebbe imposto, delle famiglie in difficoltà e dei giovani costretti a scappare da Città di Castello per non gravare sulle spalle delle famiglie già spremute dai procedimenti governi”.
Manifesti ingannevoli, la Lega interpella gli avvocati: “se ci sono gli estremi, devolveremo la cifra vinciamo alle famiglie tifernati”
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