“Sarò lieta di fornire al consigliere Rigucci ogni informazione in più rispetto quelle ampiamente diffuse sia attraverso gli organi ufficiali del Comune che attraverso atti consultabili sull’albo pretorio dell’Amministrazione rispetto al percorso di educazione civica verticale, che coinvolgerà dalle scuole materne agli istituti superiori di Città di Castello, forse il primo in Italia, sicuramente il primo in Umbria. Un’ulteriore eccellenza dunque del sistema formativo tifernate a vantaggio di un’ampia fetta di giovani e giovanissimi cittadini, ispirata anche a molteplici proposte di legge al riguardo, compresa quella della Lega a firma del deputato Massimiliano Capitanio per la reintroduzione dell’educazione civica nei programmi scolastici, come riconosciuto da tutte le dichiarazioni rilasciate in occasione del seminario e confermato anche dal MIUR che reintroduce l’educazione civica come materia di esame per la Terza Media e per la Maturità.
Tuttavia rimango sorpresa dal fatto che nella sua interrogazione Rigucci associ l’educazione civica con gli extracomunitari e con la cosiddetta teoria Gender, prospettando scenari che sembrano del tutto estranei al tema e paventando pericoli di una deriva culturale con toni molto simili a quelli usati dai terrapiattisti. L’unica cosa che, nella mia competenza di assessore ai Servizi Educativi del comune di Città di Castello, mi sento di consigliare a Rigucci è leggere il testo della proposta fatta dal suo partito per sincerarsi che le sue paure siano infondate. Resta fermo il fatto che un maggiore rispetto delle istituzioni – enti locali, scuole, finanche gli stessi Ministeri – sarebbe auspicabile da parte di chi siede dentro un’assemblea eletta dai cittadini. Un linguaggio colorito se non a tratti aggressivo, illazioni non circostanziate e lesive del decoro delle istituzioni cozzano con i principi basilari dell’educazione civica : Rigucci approfondisca la materia.
L’assessore ai servizi educativi Rossella Cestini risponde a Rigucci su seminario di educazione civica
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