Direzione artistica del Teatro dei Riuniti, un nuovo capitolo di una vecchia storia

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La stagione teatrale 2018/2019 del Teatro dei Riuniti di Umbertide, diretta e gestita dell’Accademia dei Riuniti, è stata una stagione particolare per molti motivi. E’ stata una stagione caratterizzata dalla riapertura del teatro dopo una chiusura forzata durata più di un anno, dal grande successo di pubblico oltre ogni più rosea previsione ma anche dalla prima programmazione senza il supporto dello storico direttore artistico Achille Roselletti. Un grande lavoro artistico ed organizzativo in un periodo eccezionale, nel vero senso etimologico del termine, che non ha impedito ai soci dell’Accademia dei Riuniti di interrogarsi sul futuro del teatro umbertidese.
Oggi è possibile non solo tracciare un bilancio di questi mesi, ma anche individuare la strada che la compagnia intende percorrere nei prossimi anni e quindi, con grande orgoglio, comunicare il nome del nuovo direttore artistico del Teatro dei Riuniti. Una premessa doverosa: per la storica compagnia umbertidese è stata una scelta non facile, sospesa tra continuità e innovazione, tra volontà di consolidamento della propria storia e necessità di indirizzarsi verso nuovi approdi artistici.
Il direttore artistico del Teatro dei Riuniti di Umbertide, per tutta la durata dell’affidamento in capo all’Accademia dei Riuniti, sarà Massimiliano Civica, tra i più brillanti protagonisti della scena teatrale italiana, con al suo attivo numerose e significative esperienze di direzione teatrale e regia. Al suo fianco, come consulente artistico, sarà presente Piergiorgio Giacchè, probabilmente il più grande antropologo teatrale italiano (e sappiamo che sorriderà leggendo questa infelice definizione).
Teniamo a sottolineare come entrambi abbiano accettato di imbarcarsi in questa avventura a titolo gratuito, immaginiamo stimolati dal pensiero di raccogliere una eredità dolce e pesante allo stesso tempo, avendo conosciuto e apprezzato l’originale lavoro fatto da Achille Roselletti in tanti anni di attività. A loro va un immenso “grazie” e un incondizionato applauso, sapendo come non sia per nulla scontato il fatto che una piccola realtà teatrale come quella umbertidese possa avvalersi di professionisti di tale livello.
L’individuazione di una nuova direzione artistica è uno snodo fondamentale nella vita di un teatro e per questo crediamo che, per il pubblico del Teatro dei Riuniti, la miglior maniera di conoscere i protagonisti di questa nuova avventura sia di incontrarli direttamente, sulla scena. E’ per questo che invitiamo tutto il nostro pubblico per il giorno GIOVEDI’ 11 APRILE, alle ore 21.00, presso il Teatro dei Riuniti, quando il nuovo direttore artistico Massimiliano Civica si presenterà con una conferenza-spettacolo dedicata ad Eduardo De Filippo, dal titolo “Parole imbrogliate”. Rileggendo le note di presentazione della conferenza, il nostro pensiero non può che andare al ricordo di Achille Roselletti e alla nuova strada che intraprendiamo nel solco dei suoi insegnamenti.
TEATRO DEI RIUNITI – UMBERTIDE
Giovedì 11 aprile 2019, ore 21.00
Conferenza-spettacolo
PAROLE IMBROGLIATE
Di e con: Massimiliano Civica
Epilogo
Con: Piergiorgio Giacchè
INGRESSO LIBERO, prenotazione consigliata.
Info e prenotazioni: 370.3515135
Una serata speciale.
Piergiorgio Giacchè, nuovo consulente artistico, traccia le linee e riunisce i punti della direzione del Teatro dei Riuniti di Umbertide.
Massimiliano Civica, neo direttore artistico del Teatro dei Riuniti, si presenta al suo nuovo pubblico stando sulla scena, raccontando aneddoti, storie, detti memorabili e vita di Eduardo De Filippo. Un modo divertente e pieno di leggerezza per entrare in contatto col grande maestro napoletano.
Leo De Berardinis amava ripetere: “C’è una sola tradizione, ed è la tradizione del nuovo”. Di Eduardo è stato fatto un monumento, mentre lui era un uomo con una “forte nostalgia del futuro”. Eduardo qualche anno prima di morire dichiarò che voleva lasciare dietro di se “Tutto ‘mbrugliato”, ovvero tutto confuso, non ricostruibile in una prospettiva di biografia storica. Eduardo era convinto che contassero sole le opere, non la vita personale dei loro creatori. Non voleva essere santificato e “monumentalizzato”, voleva lasciare solo u

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