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Andrea Lignani Marchesani (FdI) “Utile di 4,2 milioni per Umbra Acque, il Comune tifernate faccia sentire il suo peso sulle tariffe”

“Un utile di oltre 4,2 milioni di euro: è questo il bilancio approvato per il 2018 da parte di Umbra Acque con il voto favorevole anche del Comune di Città di Castello  nei giorni in cui i cittadini tifernati sono alle prese con il pagamento di bollette salatissime con conguagli proprio sull’anno passato. Gli utili,  per dichiarazione della società, sono aumentati del 267% mentre i nuovi criteri di tariffazione, dietro complicate spiegazioni in bolletta incomprensibili ai più, hanno rappresentato un aggravio per la quasi totalità degli utenti. Gli oltre 26 milioni di investimenti è bene ricordarlo sono stati, ai sensi delle normative vigenti, a carico degli utenti per circa 53 euro a cittadino.

Le normative sono in questo caso stringenti e non è costume di chi scrive fare demagogia: ma con questi dati è legittimo domandarsi se  possa esistere una via d’uscita dall’abbraccio mortale con ACEA e con il Comune di Roma che legittimamente perseguono una politica di utili rispetto alla fondamentale valenza sociale del servizio idrico. E inoltre se gli utili non debbano essere usati, invece di prendere tutti la via della Capitale, anche  per un minimo abbassamento della pressione sui cittadini e con una maggiore fornitura di servizi che preveda orari con persone qualificate agli sportelli che possano rispondere in loco ai quesiti dei cittadini non costringendoli il più delle volte ad un oneroso viaggio nel Capoluogo . All’uopo verrà presentata apposita interrogazione sia in Consiglio comunale che provinciale.”

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