“Il Consiglio Comunale di Città di Castello del 13 Maggio ha approvato, con i voti favorevoli di maggioranza e Lega, la costituzione della nuova società che di fatto privatizza la gestione del servizio dei rifiuti, posseduta al 51% dalla Soc. ECO.CAVE e al 49 % da So.Ge.Pu.
Una scelta politica su cui si sono astenuti gli altri gruppi di minoranza (assente M5S) meno “Castello Cambia”, che ha votato negativamente perché, come espresso nel documento depositato in Commissione, non si riesce a comprenderne i vantaggi, mentre sono evidenti le conseguenze per i cittadini. Con questa scelta vengono stravolti tutti gli atti discussi nel recente passato: dal piano di impresa della So.Ge.Pu., alle assicurazioni del Sindaco che definiva “strategica” l’assegnazione definitiva della gara pubblica del 15 aprile 2019, evidenziando che ciò avrebbe garantito la gestione pubblica e migliorato il servizio con l’abbassamento delle tariffe. Noi ci aspettavamo che la società di scopo costituita per partecipare alla gara di appalto confermasse le percentuali che erano state presentate come RTI (Raggruppamento Temporaneo di Impresa) e che fossero queste prese a riferimento per costituire la nuova società chiamata SOG.ECO: So.Ge.Pu. al 62% ed ECOCAVE al 38%. Evidentemente era un’illusione.
La scelta di attribuire la maggioranza del 51% e la direzione con l’amministratore unico nominato da ECOCAVE è, per quanto ci riguarda, incomprensibile e non legata a nessuna giustificazione finora fornita. Nella delibera si legge che “la ripartizione delle quote sociali tra So.Ge.Pu. S.p.A. 49% ed EcoCave 51% consegue ad autonome scelte degli organi gestionali delle due Società che in tal senso si sono determinate in sede di accordo preliminare di partecipazione alla gara”. Abbiamo chiesto di conoscere questi patti ma non abbiamo avuto risposta e tutto è rimasto ignoto. Secondo noi la decisione di concedere il 51% alla gestione privata rappresenta un danno pesante per So.Ge.Pu., per il Comune di Città di Castello e per tutti i cittadini utenti per i seguenti motivi: la So.Ge.Pu., gestore operativo con il 62% delle attività contrattuali e mandataria del RTI, con tutte le responsabilità conseguenti da tale situazione, si verrebbe a trovare inspiegabilmente in minoranza nella nuova Società controllata da ECOCAVE; chi detiene il 51% del capitale sociale e nomina l’Amministratore Unico potrà sottrarre a So.Ge.Pu. anche le scelte strategiche relative alla gestione della concessione. In definitiva, con l’approvazione della delibera, il Comune di Città di Castello rinuncia per i prossimi 15 anni al ruolo di regia di una concessione importantissima sotto il profilo dei costi per i cittadini e della ricaduta ambientale sul territorio, demandandola ad una azienda totalmente privata, estranea al territorio e con un impegno minoritario sulle attività operative. Tutto ciò è assolutamente inspiegabile. Forse è per questo che non è stato affatto spiegato, né a noi, che l’abbiamo chiesto, né ai cittadini, che restano del tutto all’oscuro, privi di qualunque possibilità di informazione che superi la superficie e si avvicini ad una qualsivoglia forma di partecipazione.”
Castello Cambia “c’era una volta la gestione pubblica dei rifiuti…”
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