Protezione civile: adottato dalla Giunta, arriva in commissione il terzo volume del piano comunale. Campagna di informazione ad ampio raggio sull’opuscolo multirischio. In una seduta congiunta delle commissioni Servizi e Programmazione del comune di Città di Castello è stato presentato il terzo volume del Piano di Protezione civile, che descrive ed aggiorna l’organizzazione del sistema, i soggetti, i ruoli, la catena di inter-vento e di comando nel caso di un’emergenza. Centrale nel quadro è il COC, il Centro operativo comunale, convocato dal sindaco, che coordina, informa e trasmette infor-mazioni. Con il secondo volume del piano, sono state ridisegnate le 66 aree di attesa, postazioni sicure, che abbracciano tutto il territorio e che sono di riferimento per le for-ze di Protezione civile in caso di calamità. L’Assessorato al ramo ha sottolineato che “il piano comunale ha già il supporto di un opuscolo che sarà distribuito capillarmente e presentato in ogni zona perché contiene ogni cosa che c’è da sapere in caso di emer-genze, non solo terremoto dunque ma anche frane, alluvioni, caldo, neve, incendio e industriale. Inoltre stiamo impiantando una cartellonistica di accompagnamento e se-gnalazione alle aree di attesa, nella quale un QR Code rimanderà a numeri e comuni-cazioni essenziali. Organizzazione e depliant sono coerenti alle linee guida della Re-gione Umbria e realizzate in collaborazione con la Pro Civ di Anci Umbria”. In vista del-la entrata a regime del sistema di Protezione civile a Città di Castello il consiglio comu-nale ha proceduto, nella seduta del 13 maggio 2019, a votare lo scioglimento dell’attuale gruppo di volontari di derivazione interna all’Amministrazione. La decisione è stata spiegata sulla base di un avvicendamento normativo ed in particolare l’impossibilità di iscrizione al gruppo stesso di personale dipendente dell’ente, che a-vrebbe fatto scendere il numero dei componenti sotto alle dieci unità. La nuova orga-nizzazione prevista dal terzo volume infatti presuppone un movimento diffuso di prote-zione civile, coordinato dalle istituzioni pubbliche, attraverso strutture e protocolli spe-rimentati e omogenei in tutto il territorio nazionale, che permettono di comunicare e di innestarsi in eventuali misure più complesse, qualora si rendesse necessario potenzia-re il circuito di intervento. Stiamo entrando in una fase matura dopo tanti anni di speri-mentazioni e di progressivi aggiustamenti, dovuti alla specificità del nostro paese, alla differente esposizione ai rischi naturali e a modalità di reazione che variano anche su scala di poche centinaia di chilometri. Città di Castello è giunta al termine di questo percorso ed ha dalla sua parte, non solo strutture, professionalità e competenze inter-ne ma anche un volontariato vivace e motivato in questo settore, cresciuto al fianco delle istituzioni e fondamentale in molti momenti di relativa criticità”. Rispetto ai contri-buti regionali, ricevuti per divise e dotazioni del gruppo comunale, è stato precisato che “sono stati effettuati incontri propedeutici con i dirigenti regionali preposti in previsione dello scioglimento; la normativa prevede che quanto acquistato con regolare autorizza-zione consultabile agli atti sia rimesso alla disponibilità della Regione stessa”. Le mino-ranze rispetto a tali temi hanno portato all’attenzione la necessità di un piano particola-reggiato di intervento per il centro storico e l’importanza che l’opuscolo multirischio di-venti patrimonio dei cittadini.
Protezione Civile in dirittura d’arrivo. Campagna di informazione ad ampio raggio sull’opuscolo multirischio
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