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Scoperte dalla Guardia di Finanza evasioni fiscali per oltre 600.000 euro nell’attività i ricezione turistica

Il Comando Provinciale di Arezzo, a seguito di un’accurata analisi dell’economia della Provincia, ha raccolto una serie di dati ed informazioni utili a indirizzare la verifica della regolarità delle locazioni turistiche in genere, molto presenti nelle quattro vallate che compongono la provincia.
Dagli accertamenti effettuati mediante l’incrocio delle risultanze delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, sono emerse criticità nei confronti di 30 società e persone fisiche, tutte note nel settore della locazione di beni immobili a scopi turistici, ubicati, in particolare, in Valdichiana e Valtiberina, ben presenti e pubblicizzati nei siti internet, con siti in diverse lingue, per favorire la clientela straniera, sempre più numerosa.
Le attività di verifica svolte, con l’utilizzo combinato di tecniche di analisi delle operazioni contabili e di indagini finanziarie, ha portato, in dodici mesi, a scoprire una base imponibile nascosta al fisco per oltre 600.000 euro.
Tali attività, che si pongono in concorrenza con quelle alberghiere, costituiscono in provincia ormai il 72% dei posti letto ed in passato presentavano alti tassi di evasione che, nel tempo, si sono ridotti, pur evidenziandosi ancora criticità, come dimostrato da questa ultima campagna di controlli.
L’operazione di servizio della Guardia di Finanza di Arezzo è volta al contrasto dell’evasione fiscale che produce effetti negativi per l’economia sana e ostacola la normale concorrenza tra imprese accrescendo di conseguenza il carico fiscale nei confronti dei cittadini onesti. Proprio in questi giorni, la Camera di Commercio ha reso noti alcuni dati, con riferimento all’anno 2018, che dimostrano come il settore turistico sia in continua crescita, con un +11,2% di arrivi nella provincia aretina rispetto all’anno precedente, con una particolare predilezione, alla luce della conformazione paesaggistica, delle strutture extra alberghiere.

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