Lunedì 27 maggio, Rosamund Bance, nipote di Mary Douglas, è arrivata a Villa Montesca dall’Inghilterra, accompagnata dal marito e da due volumi, di circa 45 per 30 centimetri, contenenti disegni e foto dei primi del ‘900. I due tomi, testimonianze dei lavori svolti tra il 1902 ed il 1910 dai bambini delle scuole di Montesca e Rovigliano, che la nonna conservava come ricordo, sono stati riportati alla fondazione come dono. Ad accoglierla, portando i saluti di Angelo Capecci, presidente della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca, sono stati la prof.ssa Paola Marinelli, vicepresidente del Consiglio di Indirizzo della Fondazione, Fabrizio Boldrini, direttore generale della Fondazione, Michele Bettarelli, vicesindaco ed assessore alla Cultura del Comune tifernate e Rossella Cestini, assessore all’Istruzione. Dopo aver visitato la splendida Villa dei baroni Franchetti e ripercorso le tappe del soggiorno tifernate di Mary, Rosamund ha consegnato i due volumi alla Fondazione che l’ha omaggiata con un prezioso ricamo di Tela Umbra.
I due quaderni saranno ora custoditi dalla Fondazione di Villa Montesca, andando ad arricchire un patrimonio storico già unico al mondo, come testimonia la biblioteca, ricollocata nella sua sede originaria all’interno della villa nel 2015. Quest’ultima infatti conta di oltre 6 mila volumi tra monografie, periodici e pubblicazioni di vario genere, e molti di questi, in particolar modo i quaderni donati, compongono la memoria storica della sperimentazione voluta da Alice Hallgarten Franchetti nelle scuole rurali di Montesca e Rovigliano, e che è stata alla base della pubblicazione della prima edizione del Metodo di Maria Montessori, stampata nel 1909 in città.
Mary Douglas Hamilton Ingoldby era una delle amiche e collaboratrici predilette da Alice Hallgarten che, ad inizio ‘900, soggiornò a lungo nella Villa dei Baroni Franchetti, seguendo in prima persona, con passione, le attività delle scuole di Montesca e Rovigliano. E proprio dopo questa esperienza, tornata in Inghilterra portò con sé, donati, due quaderni, preziosa testimonianza dei lavori svolti dai piccoli alunni delle scuole rurali tra il 1902 ed il 1910. Mary tramandò la passione per la didattica appresa a Villa Montesca alla famiglia, e la nipote, Rosamund Bance, ha conservato fino ad oggi, con amore ed estrema cura, i due quaderni tanto cari alla nonna. In Rosamund è poi sbocciato il desiderio di riportare queste due memorie storiche proprio nei luoghi che ne hanno vista la realizzazione, per poter essere custoditi e protetti nel migliore dei modi e nella speranza che, divulgandoli, possano diventare un’ulteriore importante testimonianza del lavoro didattico sorto a Villa Montesca.
Mary Douglas Hamilton Ingoldby, seconda di quattro figli, nacque dal matrimonio tra Douglas Hamilton e Lily Bowles. A 16 anni fu mandata a studiare al Cheltenham Ladies Collage, poi continuò gli studi al college di St. Hilda, ad Oxford, dove poté studiare grazie al sostegno della preside, miss Beale: si laureò in “Botanica e Scienze” all’Università di Londra. Nella capitale, nel 1906, conobbe il barone Franchetti e sua moglie Alice, che si trovavano a Londra per incontrare Lucy Latter: invitarono la giovane neolaureata a Villa Montesca. Mary non si fece attendere e l’anno seguente, con Lucy Letter, lasciarono l’Inghilterra per venire a Città di Castello, dove, nel 1907, Mary frequentò anche un corso di apicoltura promosso da Giuseppe Lombardo Radice. Furono mesi importanti per la giovane che iniziò ad incontrare le rappresentanti del movimento femminile europeo ed italiano contribuendo ad implementare le nuove idee nelle scuole rurali. Assieme ad Alice, con la quale nacque una bella amicizia, visitò la Villa, la fabbrica di olio, la scuola di ricamo dei Sorbello. Accompagnò i baroni anche in viaggi in Austria ed in Germania. I coniugi Franchetti erano molto affezionati a Mary e la chiamavano “Tonia”, come testimonia una cartolina scritta alla giovane da Alice. Nel 1909 partecipò al primo corso per insegnanti tenuto da Maria Montessori alla Montesca e trascorse un lungo periodo alle scuole di Rovigliano con Lily Shwend ed Alice. Il 23 maggio 1910, quando la malattia di Alice dava già i suoi segni, Mary accompagnò, assieme ai baroni, un gruppo di studenti da Rovigliano al Lago Trasimeno. Le due amiche si scambiarono una fitta corrispondenza fino alla morte di Alice: riuscì a farle visita nell’estate del 1911 al sanatorio di Leysin. Rimase, poi, in contatto con il Barone fino alla sua morte nel 1917: Leopoldo la citò anche nel suo testamento. Nel 1915 Mary si recò in India dove sposò Ingoldby abbandonando la sua carriera d’ispettrice scolastica femminile: l’anno seguente nacque suo figlio, il padre di Rosamund.