“Le ultime elezioni europee e amministrative nella nostra regione hanno consegnato un quadro politico a dir poco preoccupante. Il cosiddetto centrosinistra a trazione Pd, dove ovviamente è stato possibile, non è riuscito a tamponare l’emorragia di voti, ma soprattutto non è riuscito a intercettare quelli in fuga dai Cinquestelle. Abbiamo contenuto la perdita di consensi, ma si è evidenziata un’altra patologia del Partito democratico ovvero la fuga dei moderati verso l’astensionismo e verso la lega come forma di protesta”. È quanto dichiarato dal vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Marco Vinicio Guasticchi in riferimento alla recente tornata elettorale delle europee e amministrative. “Tutto quel mondo moderato che da sempre ha rappresentato una delle colonne portanti del Pd – ha precisato Guasticchi – oggi deve ritrovare le giuste motivazioni per ritornare protagonista di un progetto di cui sin dall’origine della fondazione del partito ne era parte integrante. Io che provengo da quell’esperienza politica e ho partecipato con convinzione alla fondazione del Pd nel lontano 2007 oggi sono convinto più che mai della necessità di riequilibrare ideologicamente il Pd aprendo le porte e non radicalizzandosi solamente a sinistra dove oramai non ci sono più margini significativi di recupero. Sono orgoglioso – ha concluso Guasticchi – di aver partecipato alla vita politica di questo partito nella nostra regione, ma altresì credo che siamo arrivati ad una svolta: aprirsi al centro moderato o morire d’asfissia politica consegnando la nostra regione alla Lega”.
Post elezioni, Guasticchi (PD) “aprire al centro moderato per non morire di asfissia politica e consegnare la Regione alla Lega”
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