Tris consecutivo con record ritoccato per Stefano Peroni su Martini Mk 32 nella 10° edizione della Cronoscalata Storica dello Spino, valevole come quarta tappa del Campionato Italiano di Velocità in Salita Auto Storiche e anche per il Trofeo Toscano di Velocità in Montagna e per lo Challenge Salita Piloti Auto Storiche. Un verdetto ineccepibile in favore del 47enne di Sesto Fiorentino, portacolori del Team Italia inserito nel V Raggruppamento (monoposto formula), che ha gettato le basi della sua impresa con il 2’52”48 di gara 1, nuovo primato assoluto sui 6 chilometri esatti del tracciato allestiti lungo la provinciale 208, che collega Pieve Santo Stefano con il Passo dello Spino e il Santuario della Verna. Uberto Bonucci su Osella Pa 9/90, anche lui del Team Italia, aveva un ritardo di 4’62” (2’57”10), che poi si è dilatato in gara 2, quando il campione italiano ha alzato di un paio di secondi (2’54”59) e il detentore del titolo europeo ha concluso in 3’02”52, pagando i problemi avuti nelle prove. Totale: 5’47”07 per Peroni e 5’59”62 per Bonucci che, distanziato di 12”55, si consola con la vittoria nel IV Raggruppamento. “Sulle prestazioni della vettura non c’erano problemi – ha detto Stefano Peroni – e, dopo aver abbassato il record di un paio di secondi, in gara 2 ho preferito non esagerare; ciononostante, ho eguagliato il primato stabilito lo scorso anno”. Ed ecco Bonucci: “Ieri mi si sono rotti asta del cambio e autobloccante – ha dichiarato – per cui oggi non avevo alternative. Della serie: o avrei corso senza autobloccante, o non sarei partito. Ho optato per la prima soluzione, pensando al risultato di raggruppamento. E così è andata”. Al terzo posto, un ottimo Emanuele Aralla con la Dallara F 390, che già nelle prove ufficiali aveva dimostrato di essere in “palla” e non fa mistero della sua soddisfazione: “Ha strafunzionato tutto. Vista la potenza della vettura, limitata nei confronti di altre, l’unico sistema era quello di studiare bene assetti e aerodinamica, versanti sui quali stiamo lavorando bene. Il terzo posto allo Spino è oltremodo gratificante, non dimenticando ilsettimo di mio figlio Matteo, che ha compiuto una vera e propria prodezza”. Il 60enne “driver” di Lecco tiene fuori dal podio per quasi 2” aggregati Giuliano Peroni, padre di Stefano, su Osella Pa 3 (che comunque è stato autore di due salite eccellenti), mentre Piero Lottini con l’Osella Pa 9/90 deve accontentarsi del quinto posto (e del secondo nel IV Raggruppamento) davanti a Marco Piccinelli di Citerna, il migliore fra i concorrenti del circondario altotiberino, che con la sua Lucchini Sn 88 firma il top personale allo Spino e si piazza terzo nel IV Raggruppamento. Più distanziato Matteo Aralla con la Formula Renault Europe, settimo – come già ricordato – e terzo nel V Raggruppamento; completano la classifica assoluta dei primi dieci l’ottava posizione di Massimiliano Boldrini su Olmas Sn, la nona del milanese Andrea Fiume, passato alla Chevron B42 monoposto e la decima di Mario Massaglia su Osella Pa 3. Fra i “big”, sfortunato Tiberio Nocentini: rottura di un semiasse al bivio di Caprese Michelangelo e avventura finita a metà di gara 1. Undicesima per 1”35 la più veloce fra le vetture turismo, la Porsche Carrera Rs di Natale Mannino. Ed ecco le altre note salienti della giornata.
Porsche “regine” nel III Raggruppamento, con Giuseppe Gallusi trionfatore assoluto e sempre più primo in classifica. La 911 Sc del reggiano è straordinariamente regolare (3’23”13 e 3’23”76) e crea un mezzo vuoto, lasciando quasi 19” complessivi alla Bmw 2022 Tii del pur bravo bolognese Salvatore Asta, secondo con pieno merito. Gradino più basso del podio per Giampaolo Bianucci su Fiat X 1/9 Dallara, che soffia così la terza posizione alla Porsche 911 Sc di Salvatore Leone Patamia, precedendolo di quasi 3” e mezzo. Stesso discorso per la quinta posizione, ad appannaggio di Alessandro Trentini, che ha recuperato i 7 decimi di svantaggio sulla Volkswagen Golf di Salvatore Morselli. Nel II Raggruppamento, Giuliano Peroni su Osella Pa 3 impone la propria autorità, aggiudicandosi nettamente entrambe le gare con i tempi di 3’03”54 e 3’09”5. Colpo di scena fra le due salite: Giuliano Palmieri, secondo per un solo centesimo su Mario Massaglia, è costretto a dare forfait per la rottura del motore della sua De Tomaso Pantera e quindi esce di scena uno fra i protagonisti più attesi. Largo il margine di vantaggio inflitto da Peroni all’Osella Pa 3 di Mario Massaglia, che per questione di poco ha difeso la seconda posizione dagli attacchi della Porsche Carrera Rs di Natale Mannino, il quale in gara 1 gli era vicino per soli 37 centesimi. Quarto è Pierpaolo Serra su March 75 S e abbastanza definiti anche gli altri piazzamenti, con Fosco Zambelli quinto su Alfa Romeo Gtam e il valido Lucio Gigliotti sesto su Fiat 128. Alto il tempo in gara 2 per la Porsche Carrera Rs di Matteo Adragna, decimo assoluto, mentre il pievano Ennio Bragagni Capaccini ha vinto la sfida con l’amico Mario Riccardo Viggiani al volante della Fiat Giannini e ha regolato tutti nella classe 700 con responsi cronometrici di assoluto rilievo: 3’45”17 e 3’46”39. Il ternano Angelo De Angelis su Nerus Silhouette, già leader in classifica, consolida il primato nel I Raggruppamento al termine di una sfida diretta molto interessante con Antonio Di Fazio su Nsu Brixner, che ha risolto alla domenica i problemi del sabato nelle prove ufficiali. Soltanto 31 centesimi di secondo dividevano i due al termine di gara 1 in favore di De Angelis (3’38”57 e 3’38”88), che però in gara 2 si è imposto per 2”16 di vantaggio. Gradino più basso del podio per Vittorio Mandelli su Jaguar E Type, che tuttavia nel pomeriggio è stato sopravanzato al terzo posto dalla Sprite Lenham di Matteo Lupi Grassi, anche se quest’ultimo è quarto nel bilancio complessivo. Bene Alessandro Rinolfi su Morris Mini Cooper S, protagonista soprattutto in gara 1.
Non sono mancate le sorprese nella 47esima edizione della Pieve Santo Stefano-Passo dello Spino, riservata alle vetture moderne. Il favorito Fabrizio Peroni su Osella Pa 20/S (gruppo CN) è stato autore del miglior tempo nella prima manche con un eccellente 2’57”12, poi però nella seconda si è girato e ha sbattuto con la vettura alla “esse” dell’Acquaiola, a pochissime centinaia di metri dal via. Il successo assoluto è andato quindi al 31enne Alessandro Alcidi di Todi e alla Speed Motor 01, che ha bagnato nel migliore dei modi il suo esordio assoluto in una gara in salita con la monoposto di produzione tutta umbra, recante il nome della scuderia di Gubbio ideatrice del progetto. Alcidi, salito al mattino in 2’59”65, ha potuto gestire bene il vantaggio e garantirsi il primo posto per somma di tempi con un 3’03”88 nella seconda manche, che ha avuto per dominatore Paolo Cornelli su Gloria C8 in 3’02”43. Nel computo finale, Alcidi vince in 6’03”53, con 1”55 su Cornelli. Più staccato il beniamino locale Michele Gregori su Gloria B5 10Y, comunque terzo a autore di due brillanti performance; al quarto posto, il veterano abruzzese Stanislao Bielanski su Lucchini P198 e al quinto Alessandro Caprioli alla guida della terza Formula Gloria presente. Seconda manche interrotta per oltre mezzora a seguito del capottamento della Renault Clio Rs di Giordano Pagliai alla “esse” delle Lastraie, vicino in pratica al traguardo; nessuna conseguenza per il pilota nemmeno in questo caso.
Se a Stefano Peroni va il trofeo Tratos, a Nicola Veri di Pieve Santo Stefano (Renault 5 Gt Turbo, IV Raggruppamento) è stato consegnato quello messo in palio dall’altro sponsor, la BS Lubrificanti di Sansepolcro, per essere stato il miglior pilota Under 35. Gina Colotto su Formula Abarth è invece la più veloce fra le donne presenti, con un totale di 7’17”66; Camilla Bisceglia su Peugeot 106 (vetture moderne) si è distinta fra gli Under 25. Sono state 169 le auto a prendere il via – delle quali 130 fra le storiche e 39 fra le moderne – in una domenica di caldo estivo, che ha attirato diverse migliaia di spettatori lungo il percorso. Ottima, come sempre l’organizzazione della Pro-Spino Team.
LE CLASSIFICHE
10° Cronoscalata storica dello Spino
(Civsa 2019)
Classifica assoluta
1° Stefano PERONI (Martini Mk 32) in 5’47”07
2° Uberto BONUCCI (Osella Pa 9/90) a 12”55
3° Emanuele ARALLA (Dallara F 390) a 24”07
4° Giuliano PERONI (Osella Pa 3) a 26”05
5° Piero LOTTINI (Osella Pa 9/90) a 29”10
6° Marco PICCINELLI (Lucchini Sn 88) a 31”07
7° Matteo ARALLA (Formula Renault Europe) a 42”96
8° Massimiliano BOLDRINI (Olmas Sn) a 52”95
9° Andrea FIUME (Chevron B42) a 57”28
10° Mario MASSAGLIA (Osella Pa 3) a 57”92
I Raggruppamento
1° Angelo DE ANGELIS (Nerus Silhouette) in 7’15”92
2° Antonio DI FAZIO (Nsu Brixner) a 2”47
3° Vittorio MANDELLI (Jaguar E Type) a 11”21
II Raggruppamento
1° Giuliano PERONI (Osella Pa 3) in 6’13”12
2° Mario MASSAGLIA (Osella Pa 3) a 31”87
3° Natale MANNINO (Porsche Carrera Rs) a 33”22
III Raggruppamento
1° Giuseppe GALLUSI (Porsche 911 Sc) in 6’46”88
2° Salvatore ASTA (Bmw 2002 Tii) a 18”88
3° Giampaolo BIANUCCI (Fiat X 1/9 Dallara) a 33”50
IV Raggruppamento
1° Uberto BONUCCI (Osella Pa 9/90) in 5’59”62
2° Piero LOTTINI (Osella Pa 9/90) a 16”55
3° Marco PICCINELLI (Lucchini Sn 88) a 18”52
V Raggruppamento
1° Stefano PERONI (Martini Mk 32) in 5’47”07
2° Emanuele ARALLA (Dallara F 390) a 24”07
3° Matteo ARALLA (Formula Renault Europe) a 42”96
47esima cronoscalata Pieve Santo Stefano-Passo dello Spino
(vetture moderne)
Classifica assoluta
1° Alessandro ALCIDI (Speed Motor 01) in 6’03”53
2° Paolo CORNELLI (Gloria C8) a 1”55
3° Michele GREGORI (Gloria B5 10Y) a 16”65
4° Stanislao BIELANSKI (Lucchini P 198) a 18”26
5° Alessandro CAPRIOLI (Gloria B5 Evo) a 20”48