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Pista ciclopedonale sul Tevere: interrogazione di Bucci e Arcaleni (Castello cambia) per chiedere chiarimenti sulla manutenzione e sull’applicazione del regolamento sui fitofarmaci

Con una interrogazione i consiglieri di Castello Cambia Vincenzo Bucci ed Emanuela Arcaleni chiedono al sindaco Luciano Bacchetta e alla giunta chiarimenti sullo stato di manutenzione della pista ciclopedonale lungo il Tevere e sull’applicazione del regolamento comunale sull’utilizzo dei fitofarmaci. Nel far presente che “alcuni tratti del percorso presentano uno stato deteriorato tale da  richiedere già interventi di ripristinino per la salvaguardia di un bene comune”, gli esponenti della minoranza rilevano che mentre il tratto nel territorio comunale tifernate “è da considerarsi, fino al trestinese, in discrete condizioni a seguito del conferimento della manutenzione all’Agenzia Forestale”, l’itinerario che interessa i Comuni di Umbertide e Montone “evidenzia danni che derivano da esondazioni, ruscellamento delle acque e passaggio di mezzi agricoli”. “Ad un anno dalla sua apertura ancora i tratti interessati dai Comuni di Montone e Umbertide non sono stati assegnati per competenza ai diretti interessati al fine di permettere la manutenzione e la salvaguardia ambientale e di conseguenza le amministrazioni consultate hanno risposto di non avere la possibilità di intervenire nelle difficoltà evidenziate dagli stessi utenti per la manutenzione necessaria”, osservano Bucci e Arcaleni, che chiedono, pertanto, quando verranno affidate ai due enti “la gestione e le responsabilità dei tratti di loro competenza”. “Molti dei danni sono derivati dalle recenti perturbazioni, ma anche dall’utilizzo dei mezzi agricoli che ne compromettono ulteriormente l’agibilità”, puntualizzano i consiglieri di Castello Cambia, che quindi sollecitano il sindaco e la giunta a “valutare, vista l’approvazione del regolamento dell’uso dei fitofarmaci, una revisione del tracciato nelle aree agricole per consentire il passaggio dei mezzi da lavoro in un percorso adiacente alla pista ciclabile in grado di evitarne l’uso e di formare la fascia di protezione prevista dalle norme”. A questo proposito, per Bucci e Arcaleni è importante sapere anche “quali iniziative siano state intraprese per garantire, lungo la pista così come in tutto il territorio comunale, l’applicazione corretta del regolamento sull’uso dei fitofarmaci”.
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