“L’eccidio di Pian dei Brusci ricorda a tutti l’orrore delle degenerazioni che caratterizzarono il regime nazifascista e che contraddistinguono ogni guerra: oggi come allora non possono essere accettati sacrifici di persone innocenti e con ogni iniziativa possibile dobbiamo trasmettere alla comunità e alle nuove generazioni i valori di democrazia, tolleranza, solidarietà, libertà, dignità”. Il presidente del consiglio comunale Vincenzo Tofanellisottolinea l’importanza della cerimonia che domenica scorsa si è tenuta a Pian dei Brusci, presso il bivio che dalla strada provinciale per Morra conduce a Lugnano, per commemorare i nove contadini uccisi dalle truppe tedesche durante il passaggio del fronte nel 1944. Con Tofanelli, all’iniziativa hanno partecipato anche il vicesindaco Michele Bettarelli, i rappresentanti dell’Anpi, dell’Associazione Caduti e Dispersi in Guerra, dell’Istituto di Storia Politica e Sociale Venanzio Gabriotti, dell’Associazione per la pace di Trestina, della Pro Loco di Badia Petroia e i parenti delle vittime, apartenenti alle famiglie Ramaccioni e Sorbi. “Viviamo un periodo dove l’odio e gli egoismi la fanno da padrone e la mente va a quegli stessi semi che potarono a innescare la persecuzione degli ebrei”, osserva Tofanelli, che rimarca “l’importanza di rafforzare la condivisione dei valori alla base della convivenza e il dialogo, come fattori di coesione indispensabili contro i tentativi di creare antagonismi e divisioni”.
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