Alle ore 10.00 di oggi, 17 luglio 2019, si è svolta presso il “Loggiato Gildoni” di Città di Castello, la cerimonia di commemorazione dell’omicidio del Colonnello dei Carabinieri Valerio GILDONI, Medaglia d’Oro al Valor Militare, all’epoca Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Vicenza.
La toccante e commovente cerimonia è iniziata con la deposizione di una corona di alloro alla lapide presente presso il “Loggiato”, ed è proseguita con una Santa Messa celebrata presso il vicino Duomo dal Vescovo, Mons. Domenico Cancian, coadiuvato, tra gli altri, dal Cappellano militare don Aldo Nigro span> e dal fratello della Medaglia d’Oro Don Alberto Gildoni.
Hanno partecipato all’evento, oltre alla vedova Signora Barbara ed i genitori SignoriSettimio e Paola GILDONI, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri – Gen. di Corpo d’Armata Giovanni NISTRI, il Comandante della Legione Carabinieri Umbria Gen. Massimiliano DELLA GALA, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Perugia Col. Giovanni Fabi e il dott. Luciano Bacchetta Sindaco del Comune di Città di Castello, nonché il Prefetto di Perugia e le Autorità Civili e Militari di livello regionale e locale, il CO.BA.R. della Legione Carabinieri Umbria e le rappresentanze delle locali Associazioni combattentistiche e d’Arma.
Tutti certamente ricorderanno il triste episodio avvenuto in Nanto, provincia di Vicenza, il 17 luglio di dieci anni fa, quando il Colonnello, nell’avviare una delicata opera di persuasione nei confronti di un uomo che, in stato di alterazione psichica, si era barricato in casa, veniva proditoriamente attinto da un colpo di fucile esploso dallo squilibrato che ne causava la morte.
Nella circostanza, sia il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri che il Sindaco Luciano Bacchetta hanno ricordato il tragico fatto di sangue e l’esemplare figura di Ufficiale rappresentata dal compianto Colonnello Valerio Gildoni, ringraziando le persone intervenute, nonché tutti coloro che si adoperano affinché il sacrificio del militare non venga mai dimenticato.