Mozione del capogruppo Giovanni Procelli (la sinistra) sulla richiesta di donazione in favore dell’asilo “Cavour” da parte di intesa san Paolo

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Richiesta di donazione dell’asilo Camillo Benso di Cavour, in favore del comune di Città di Castello, da parte di Banca Intesa San Paolo Group Service S.c.p.A: mozione del capogruppo, “La Sinistra”, Giovanni Procelli. “ A Città di Castello, il giorno 1 giugno 1862, grazie alla munificenza di una benemerita Associazione costituita da 106 Soci contribuenti, fu fondato l’Asilo d’Infanzia intitolato a Camillo Benso di Cavour per il merito che ebbe il grande statista nel riconoscere l’immensa utilità sociale degli asili infantili.  Tra questi soci figurava anche la Cassa di Risparmio di Città di Castello. L’Associazione, che ha avuto come primo Presidente dell’Asilo il Conte Carlo Della Porta, deliberò apposito Statuto il 12 giugno 1932-X.  Questa Istituzione fu poi eretta ad Ente Morale con R.D. 31 gennaio 1867 e riconosciuta Scuola Paritaria ai sensi della L. 10 marzo 2000, n.62 a decorrere dall’anno scolastico 2001-2002 dal Ministero Istruzione Università e Ricerca. L’Asilo, situato inizialmente in alcuni locali in Via S. Antonio, fu trasferito in seguito in Via S. Florido, poiché la porzione di fabbricato che esso occupava nella sopraddetta via, venne demolita. I locali di questa nuova sede però, presto giudicati indecorosi, antigienici ed insalubri anche per la mancanza di luce solare, portarono alla necessità di individuare una nuova ubicazione, luminosa e con spazi all’aperto. Tale progetto si poté attuare nel 1930 in occasione del 75° anniversario della fondazione della Cassa di Risparmio di Città di Castello (che già dal 1855 elargiva alla nostra Città cospicue somme in beneficenza). Tale Banca, sul terreno di circa 2.300 mq, donatole dal Podestà con deliberazione 31 gennaio 1930- VIII e grazie anche al cospicuo contributo della Congregazione di Carità, deliberato il 3 febbraio 1930-VIII, fu promotrice della costruzione del nuovo edificio.  Le finalità di detta donazione era quelle di destinare l’area esclusivamente ad uso educativo: scuola e servizi scolastici.  All’Amministrazione della Cassa di Risparmio venne riconosciuto anche il merito, poiché conscia della notevole disoccupazione conseguenza della grave depressione economica, di stabilire che per la costruzione dell’asilo tutti i lavori fossero completamente eseguiti da maestranze locali: dalla progettazione alle opere murarie, dagli impianti agli arredi. L’Asilo aveva la capacità di accogliere circa 150 bambini, appartenenti in prevalenza alle classi sociali meno abbienti. Tante famiglie potevano così alleviare la loro indigenza non solo grazie alla gratuità di questo servizio ma anche alla refezione, pure questa gratuita.  La realizzazione dell’Asilo Cavour fu ed è tuttora esempio dell’abilità e capacità tecnica ed artistica delle maestranze e degli artigiani locali. Con questo gesto la Cassa di Risparmio di Città di Castello manifestò le benemerenze delle Casse di Risparmio in generale, Enti soprattutto di pubblica utilità. L’opera, iniziata nel gennaio 1930 e consegnata alla Città il 30 ottobre 1932, è tutt’oggi testimone della collaborazione e della fiducia riposta dai cittadini tifernati nei confronti dell’Istituto locale, che lo hanno preferito a quelli che come obiettivo hanno principalmente l’esercizio del credito. Accertato che – prosegue Procelli – l’Istituto Cassa di Risparmio di Città di Castello divenne proprietario del terreno in seguito alla donazione da parte del Comune Tifernate ed in seguito proprietario anche dell’immobile in virtù della normativa che qualunque opera venga realizzata in un terreno donato, l’opera stessa appartiene al proprietario del terreno.  Fin dall’anno 1966 il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Città di Castello si era già decisamente espresso offrendosi a donare l’immobile stesso all’Opera Pia Asilo Camillo Benso Conte di Cavour. Considerato inoltre che anche se la proprietà dell’immobile Cavour appartiene a Banca Intesa, la Città, grazie ed in merito alla generosità protratta nel tempo di diverse centinaia di cittadini tifernati, di Istituzioni e di Enti Locali tra i quali il Comune di Città di Castello, ritiene moralmente l’Asilo Cavour un bene comune che non può non appartenere alla nostra comunità, simbolo che rappresenta uno dei primi grandi atti di rilevanza sociale della nostra storia. Ancora oggi cittadini tifernati e mondo imprenditoriale continuano ad individuare nella Cassa di Risparmio di Città di Castello, ora Banca Intesa S. Paolo, l’Istituto di riferimento preferenziale e ne è la prova il numero di clienti che usufruiscono dei servizi da essa offerti. Intesa S. Paolo, dimostrando sensibilità ed intelligenza, ha ben compreso l’esistenza di questo antico legame e rapporto di fiducia tra Città e Banca locale, conservando l’insegna “Casse di Risparmio” sia presso la sede della centrale Piazza Matteotti che delle filiali. Presso atto che anche se gli Istituti Bancari perseguono fini aziendali diversi da quelli delle ex Casse di Risparmio, ciò non di meno Intesa S. Paolo possa cogliere l’occasione per dimostrare magnanimità e generosità, accogliendo la seguente istanza di donazione per la quale l’intera Città le sarebbe riconoscente e grata.” Il capogruppo de “La Sinistra” con la mozione presentata impegna sindaco e giunta ad inoltrare a Banca Intesa San Paolo GROUP SEVICES S.c.p.A Direzione Immobili e Logistica- Uff. Property Manag. Via Bisceglie, 120 20152 MILANO, istanza di richiesta di donazione in favore del comune di Città di Castello dell’immobile di sua proprietà, asilo “Benso di Cavour” e relativo terreno situato in Via Gramsci. 
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