Un percorso alla scoperta del Duomo di Città di Castello, della sua origine con particolare riferimento alla sua evoluzione e alle trasformazioni di questa imponente fabbrica si è tenuto domenica 1 settembre con un gran numero di partecipanti.
Una fucina di gusti architettonici e stilistici ma anche sociali che la “Libera Associazione Architetti dell’AltoTevere” ha illustrato in un percorso mirato a ricostruire le fasi costruttive della fabbrica del Duomo a ritroso: dall’origine romanica legata a Plinio il Giovane, alle influenze gotiche fino all’ampliamento rinascimentale e alle contaminazioni barocche. Il progetto di CASEARMONICHE è giuntoquest’anno alla sua sesta edizione e ha promosso questo evento tra i collaterali del Festival delle Nazioni – 52 edizione. Presenti il parroco del Duomo don Alberto Gildoni, Catia Cecchetti, il vice sindaco e assessore alle politiche culturali Michele Bettarelli e Luciana Bassinin del Comune di Città di Castello e Simone Selvaggi Assessore del Comune di Sangiustino.
L’intento è stato quello di: “Raccontare la storia dall’età tardo-romana alla fine dell’Ottocento che è in realtà la storia di Città di Castello, di una vera e propria “fabbrica” per l’incessante lavoro di costruzione, ricostruzione e completamento durato 11 secoli”. La visita ne ha illustrato le sue vicende, i suoi domini, le sue ricchezze, le sue distruzioni in un racconto complesso e avvincente a cui l’Associazione degli Architetti ha deciso di dedicare questo evento che la città ha sempre s
eguito con interesse. Il prezioso riferimento è stata la guida di Angelo Ascani “La Cattedrale Tifernate”, (Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato, 1969), partendo dall’immagine attuale della Cattedrale, che è quella completata a fine Ottocento, con tutti quegli elementi che ancora oggi consentono di ricostruire le trasformazioni che la fabbrica subì nel tempo. In particolare l’itinerario di visita