Ad Anghiari una mostra per Leonardo da Vinci

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Molto spesso viene utilizzata la parola “viaggio” per indicare un percorso di scoperta. Ad Anghiari la storia si ri-vive recandosi nel paese fortificato, nel luogo della battaglia sotto le mura (ancora oggi riconoscibile) e ora anche nella mostra “Arte di governo e la battaglia di Anghiari – da Leonardo da Vinci alla serie gioviana degli Uffizi”.
Mai prima d’ora un luogo così denso di significati ha avuto l’opportunità di esprimere in pieno il proprio glorioso passato, in un percorso che introduce il visitatore in un’atmosfera antica molto particolare, quasi tangibile. Incontrare, faccia a faccia, i capitani delle parti avverse e scoprire la loro storia, meravigliarsi di fronte alla chiarezza umanistica del messaggio leonardesco, espresso con la “zuffa per lo stendardo”. Stupirsi di fronte all’importanza che le arti e la cultura hanno avuto nella nascita dello stato toscano e interrogarsi sui profondi significati politici della Battaglia di Anghiari. Vengono suscitati molti di questi sentimenti nel borgo affacciato sulla Valtiberina Toscana.
“La collaborazione con le Gallerie degli Uffizi e con il direttore Eike Schmidt è stata fondamentale – ha spiegato il curatore della mostra e direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari Gabriele Mazzi – Le Gallerie posseggono, oltre a celebratissimi capolavori, un patrimonio di straordinario valore: i ritratti della cosiddetta serie gioviana, fortemente voluti da Cosimo I de Medici. Essi rappresentano il risultato di una politica che si fonda sul pensiero umanistico, sulla scia degli studi di Giorgio Vasari e soprattutto di Paolo Giovio. È dalla collezione dei ritratti di Giovio che Cristofano di Papi dell’Altissimo realizza le sue versioni dei personaggi illustri. Versioni non copie, come versioni e non copie sono le varie battaglie di Anghiari, qui in mostra con due testimonianze straordinarie: la Tavola Doria e la monumentale zuffa proveniente dal Museo Horne di Firenze. Inoltre in mostra lo straordinario ritratto di Cosimo il Vecchio de’ Medici realizzato da Bronzino, ritrattista di corte e maestro di Cristofano. Grazie a questi straordinari lavori cinquecenteschi i personaggi della battaglia tornano a dialogare fra loro nel luogo che è stato il teatro dell’evento storico. Inoltre un ringraziamento speciale va a due anghiaresi altrettanto speciali: Alberica Barbolani da Montauto, il cui preziosissimo aiuto è stato semplicemente fondamentale e a Margherita Melani, che ha messo a disposizione la sua grande competenza e alcuni importanti documenti che riguardano la Tavola Doria”.

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