“Un maestro nella professione, un amico, un punto di riferimento per tanti di noi che abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscerlo. La scomparsa di Sandro Ceccagnoli, giornalista raffinato, tifernate “doc”, persona di grande umanità e simpatia, ci ha lasciati sgomenti e profondamente tristi. Come tanti giornalisti, appassionati del nostro mestiere, per noi il più bello e affascinante del mondo, anche noi siamo cresciuti con veri e propri punti di riferimento locali e nazionali. Illustri colleghi che dietro ad una “lettera 32”, davanti ad una tastiera di un computer, di un microfono o una telecamera, hanno messo in pratica quelle poche ma basilari regole, curiosità, ironia, senso della notizia, rispetto delle persone e verità il più possibile, che hanno reso e rendono ancora il mestiere del giornalismo, una professione unica che lascia il segno per tutta la vita. Sandro Ceccagnoli era uno di questi. Prima cronista di periferia e poi approdato agli schermi prestigiosi della Rai e del Telegiornale “ammiraglia”, il Tg1, con il grande direttore di rete Carlo Fuscagni, Sandro, era per tutti noi un simbolo, un punto di riferimento di cui andare fieri ed orgogliosi. Ora che non c’è più lo vogliamo ricordare con il sorriso e la signorilità della sua presenza, che nelle numerose “rimpatriate” nella sua Città di Castello, ai veglioni della stampa, alle premiazioni della Mostra del Tartufo, alla Mostra del Fumetto con gli amici di sempre Gianfranco Bellini e Vincenzo Mollica (nella foto), sui campi di tennis, in famiglia, non passavano certo inosservati. Lui, grande giornalista, “condottiero” del Tg1, che ha titolato e mandato in onda eventi, notizie, inchieste che hanno fatto e talvolta sconvolto la storia degli ultimi decenni, quasi si scherniva quando tanti di noi si complimentavano per la sua bravura e straordinario senso della notizia. Sandro ci mancherai tanto, ma credici faremo di tutto per ricordarti e mantenere vivo il tuo insegnamento, magari scrivendo pezzi, montando servizi o inchieste che ancora oggi fanno parte del nostro quotidiano, ci danno da vivere e ci rendono orgogliosi, grazie soprattutto a quelli come te, che il mestiere del giornalista lo si fa con passione, amore e desiderio di raccontare la vita. Grazie Sandro.” E’ quanto dichiarato dai giornalisti tifernati che hanno avuto il piacere di conoscere, Sandro Ceccagnoli, scomparso nella giornata di ieri.
I giornalisti tifernati ricordano Sandro Ceccagnoli: “un maestro, un amico, un punto di riferimento per chi iniziava a muovere i primi passi nella professione”
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