Inaugura alle ore 17,00 di Sabato 28 Settembre 2019, nella Sala Esposizioni Comunale di Palazzo Pretorio a Sansepolcro la Mostra fotografica “Imago Burgi”, di Marcello Piomboni. La mostra, che rimarrà aperta fino al prossimo 6 Ottobre, mette sotto la miglior luce 36 scatti di una Sansepolcro ideale, limpida, luminosa e pulita. Marcello Piomboni noto in città per essere il Presidente del locale Foto Club, nonostante abbia partecipato a molteplici mostre collettive e ne abbia anche organizzate con grande successo e attenzione da parte dei mezzi di comunicazione, espone in una mostra personale per la prima volta. Personaggio appartenente ad una famiglia di creativi è marito di Franca Neri attrice, regista ed autrice della Compagnia di Teatro popolare di Sansepolcro e padre di Luca fotografo pluripremiato autore di mostre personali e reportage di costume e società.
Con la mostra di Marcello Piomboni se da un lato siamo di fronte a scatti razionali e indiscutibili per la chiarezza degli scorci ritratti, dall’altro si percepisce una sensazione surreale perché frutto di un taglio filosofico e ideale. Sansepolcro appare come non l’abbiamo mai vista vuoi perché catturata con obiettivi e tecnologie non comuni e di alta professionalità, vuoi perché Piomboni ha eseguita una pulizia rigorosa che ha escluso, intervenendo con l’informatica, cavi e cabine elettriche, la cartellonistica stradale e ogni tipo di antenna televisiva. Tutto quindi appare scevro di orpelli dei tempi moderni e le costruzioni e gli skylines, se pure risultato delle superfetazioni degli ultimi secoli, finiscono per riconquistare proporzioni e restituire prospettive del periodo d’oro della Città, una sorta di novello Rinascimento. “Una città rinnovata da una luce diversa, dove prospettive e proporzioni quasi naif, attribuiscono al paesaggio una sua immaginaria essenzialità – scrive Piomboni nella presentazione del catalogo della mostra – Un lavoro fotografico che mette in discussione la realtà, pur sviluppandosi tra piazze, vicoli e scorci reali”. Piomboni ci consegna, si potrebbe anche dire, un sogno che argina le bruttezze contemporanee. Ma si tratta unicamente di una illusione? La mostra ed il catalogo collegato possono costituire realmente, una sorta di libretto delle istruzioni per semplici e poco dispendiose sensibilità che potrebbero essere applicate ai panorami cittadini per preservarne una certa eleganza.”Il tutto poggia su un impianto visivo ben collaudato, cioè lo scenario di quanto precedentemente conosciuto di quei luoghi, di quegli scorci così da sempre rappresentati. – scrive Saverio Mercati nell’introduzione al catalogo – ecco che allora l’elaborazione di Marcello, dicevamo, elettronica in questo caso, si fa pagana ed irriverente nella sua impeccabile estetica, alterando e ripulendo, interpretando e generando un vero e proprio punto di vista”. Catturati, tra gli altri, scorci ben noti come il Palazzo delle Laudi, Via delle campane, la casa della Massoneria e Piazza San Francesco ma anche scorci che non possiamo non vedere collegati a periodi di grande trepidazione come la ciminiera capitozzata del vecchio stabilimento Buitoni, la Stazione ferroviaria abbandonata o i capanni crollati fuori della cinta muraria a Porta Romana. Piomboni ci consegna anche queste ultime visioni, per quanto è possibile, ripulite con uno sguardo serafico che lascia intravedere il migliore dei futuri possibili.
Una mostra che ci racconta qualcosa che già conosciamo in maniera originale e fiabesca, nel migliore dei modi possibili e porta alla luce un altro formidabile autore che dedica il suo genio creativo alla città che ama.
In mostra la Sansepolcro fiabesca di Marcello Piomboni
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