Un’altra svolta verde progetta da “Umbertide cambia”. Si tratta di un progetto per la raccolta, lo smaltimento e il riciclo degli oli esausti vegetali.

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Umbertide cambia ha presentato un nuovo ordine del giorno in Consiglio comunale riguardante il ritiro, lo smaltimento e il riuso dell’olio vegetale esausto, ossia l’olio da frittura e conserva. «Si tratta di un’altra tappa verso la svolta ambientale e la tutela della qualità della vita dei cittadini – afferma la vicepresidente di Umbertide cambia, Martina Ciocchetti, laureata in Biotecnologie ed esperta ambientalista. Con questo ordine del giorno presentato dal nostro consigliere Gianni Codovini proseguiamo l’azione volta a prevenire la produzione dei rifiuti stessi e consentire il loro riciclo secondo la logica dell’economia circolare. Dopo il regolamento sul glifosato lanciamo un progetto sperimentale per la raccolta dell’olio vegetale che è un potente inquinante e non recuperarlo, ma gettarlo nel lavandino, significa immetterlo nella rete fognaria permettendogli di raggiungere gli impianti di depurazione, con il concreto rischio di danneggiare l’apparato di chiarificazione delle acque ed è causa delle otturazioni delle condotte fognarie. Inoltre, anche se l’olio vegetale esausto viene disperso nel suolo, l’impatto è negativo sulla flora e per il rischio di percolazione in falda. In particolare, poi, l’olio di frittura contiene e veicola le sostanze inquinanti derivate dalla combustione». Che fare? Martina Ciocchetti e Gianni Codovini lo spiegano con chiarezza: «visto che nel nostro Comune le modalità di raccolta esistenti degli oli vegetali esausti appaiono insufficienti e tali da scoraggiare un corretto riciclo della sostanza inquinante, è necessario convenzionarsi con aziende che gratuitamente raccolgono l’olio vegetale ed anzi incentivano la raccolta, come è avvento in tanti Comuni, anche limitrofi. Prevediamo la distribuzione a tutte le utenze di un contenitore per la raccolta casalinga dell’olio esausto vegetale derivante da utenza domestica; la collocazione in diversi punti della città e delle frazioni di contenitori ove conferire l’olio esausto vegetale, senza alcun costo per l’Amministrazione e i cittadini. Con questa misura alziamo la qualità di vita delle persone, della città e dell’ambiente. Ed è una svolta culturale, civile e in linea con l’Agenda 2030 che vogliamo applicare anche localmente».

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