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“Open Day in Senologia”, iniziativa per sensibilizzare le donne

In occasione del mese di ottobre, dedicato alla prevenzione del tumore al seno, sabato prossimo 26 è in programma un Open Day alla Diagnostica Senologica (Palazzina Calcit) di Arezzo.  Dalle 10 alle 12,30 i cittadini, in particolare le donne, potranno visitare la struttura e chiedere informazioni al personale.

“Abbiamo voluto organizzare questa iniziativa per consentire alle donne di prendere visione dei macchinari utilizzati per effettuare i test diagnostici e per raccogliere materiale informativo – spiega il direttore Giovanni Angiolucci –  I nostri professionisti saranno disponibili a fornire informazioni sulle modalità organizzative e sugli aspetti  tecnico/scientifici, ad esempio sintomi e segni di allarme, autoesame del seno, modalità di effettuazione della mammografia. Un’occasione che organizziamo insieme al Calcit, al quale va il nostro ringraziamento per la costante vicinanza e collaborazione”.

La Asl Toscana sud est, insieme alla Regione Toscana, ha previsto un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale nell’ambito di strutture accreditate, denominate Breast Unit o Centri di Senologia. Queste strutture sono costituite da una rete di professionisti accreditati, che con cadenza settimanale si riuniscono per la valutazione interdisciplinare di ogni caso, dalla quale scaturisce la proposta terapeutica o riabilitativa più adeguata. Alla Breast Unit fa riferimento anche l’Unità Operativa di Senologia Diagnostica la cui mission è la diagnosi precoce del tumore mammario (prevenzione secondaria), che permette di ridurre la mortalità fino al 30 % dei casi. Si tratta proprio della struttura che si trova nella Palazzina Calcit, accanto al San Donato. Garantisce un’uniformità di prestazioni e di servizi al passo con le più moderne tecnologie e ricerche scientifiche.

La struttura è dotata dei migliori apparecchi di ultima generazione, che consentono anche esami più complessi previsti in casi selezionati, ad esempio ecografia ad alta risoluzione e volumetrica, mammografia tridimensionale con o senza mezzo di contrasto. Tra le prestazioni erogate anche la Risonanza Magnetica, che viene programmata come esame di secondo livello dallo specialista senologo o dal team multidisciplinare, e le manovre interventistiche mini-invasive eco guidate o stereotassiche.

Tuttavia, da sottolineare che l’autoesame del seno e l’esame clinico rimangono un punto fermo nella diagnostica senologica per l’identificazione di alcuni tumori a rapida crescita o che non siano ben visibili alle metodiche di imaging.

L’attività del Centro è strutturata in due percorsi differenti: lo screening organizzato, rivolto a donne asintomatiche e la senologia clinica (screening opportunistico) rivolta a donne asintomatiche e sintomatiche che accedono con l’impegnativa del medico di medicina generale e prenotazione CUP.

L’accesso ai servizi di screening organizzato avviene attraverso la segreteria che provvede all’invio di una lettera riportante la data, l’ora e il luogo previsto per l’esecuzione del test. La lettura di ogni mammografia viene effettuata da due medici in modo indipendente; nei casi dubbi la donna viene invitata ad un secondo livello di accertamenti che possono prevedere anche il prelievo con ago, per una definitiva corretta diagnosi di natura.  

E’ previsto anche un accesso breve alla struttura con opportuna richiesta del medico di medicina generale, per tutte le persone assistite che presentino un nodulo palpabile, cioè evidenza clinica di tumore, mastite o la secrezione monolaterale/mono-orifiziale dal capezzolo.

La mammografia è il primo esame raccomandato nelle donne a partire dai 45 anni, mentre nella fascia di età 40-44 l’esame viene individualizzato in accordo con il medico di medicina generale, a seconda del livello di rischio. L’ecografia è un esame complementare alla mammografia: solo nella donna al di sotto dei 40 anni con nodulo palpabile diventa un esame di primo livello.

“L’attività del nostro Centro è in crescita. Nel 2018 sono stati diagnosticati oltre 300 nuovi tumori – conclude Angiolucci – La maggiore raccomandazione che facciamo alle donne è di aderire allo screening mammografico organizzato, procedere regolarmente all’autoesame del seno e richiedere con appropriatezza gli esami diagnostici di prevenzione”.

Il carcinoma della mammella è la neoplasia maligna più frequente nelle donne (25% di tutti i cancri) ed è responsabile del 14,3% delle morti per cancro nel sesso femminile. In Italia, secondo l’ultima pubblicazione AIRTUM sui numeri del cancro (2018), il carcinoma della mammella rappresenta il tumore più frequentemente diagnosticato (considerando l’intera popolazione, donne e uomini insieme). In Italia vivono 779.000 donne che hanno avuto una diagnosi di carcinoma alla mammella, pari al 43% di tutte le donne che convivono con una pregressa diagnosi di tumore. Mediamente, per una donna italiana, il rischio di ammalarsi nel corso della vita è oggi del 13%: circa una donna su 45 si ammala entro i 50 anni, una su 19 tra i 50 e i 69 anni, e una donna su 23 tra i 70 e gli 84 anni

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