Anche a bocce ferme, rimane difficile da mandar giù la sconfitta per 2-3 subita dal Volley Città di Castello nel derby di Perugia contro la 3M. Tre punti che in pratica erano a portata di mano quando la situazione era di 21-19 nel quarto set e con il vantaggio di 2 set a 1, ma proprio in quel momento la situazione è stata ribaltata dalle padrone di casa e a Tosti e compagne di punti in tasca ne è rimasto soltanto uno. Perché la squadra ha perso? Giriamo la domanda all’atleta biancorossa attualmente più in forma: la confermata centrale Francesca Borelli. “Bella domanda! – risponde subito – Ci stavamo riprendendo la partita e invece abbiamo perso il quarto set ai vantaggi, poi nel tie-break, anche per il contraccolpo subito, ci siamo lasciate andare. Diciamo che ci è mancata la giusta cattiveria agonistica per chiudere i giochi: non siamo state capaci di tener duro per raccogliere quei pochissimi punti che sarebbero bastati”. Quanto c’è dell’ex Marco Gobbini, oggi sulla panchina perugina, nella vittoria ottenuta dalla 3M? “Se andiamo a vedere i muri vincenti, ma bisognerebbe conteggiare anche le pizzicate a muro sulle quali si costruiscono i contrattacchi, il bilancio è di 16 a 5 per loro ed è noto che su questo fondamentale Marco lavori tanto. Comunque sia, ha preparato bene la partita”. Cosa ha detto di saliente la gara di sabato scorso? Che sarà il leit motiv di questa stagione? “Di sicuro, ogni partita sarà una battaglia: le passeggiate non esistono, come mi sembra che non esistano né squadre materasso, né le cosiddette “ammazza-campionato”. La secca sconfitta di Pesaro a Empoli e il 3-2 di Castelbellino contro Trevi sono gli esempi più lampanti, ma siamo ancora all’inizio e anche le favorite alla promozione debbono probabilmente ingranare la giusta marcia. A quel punto, dimostreranno o meno di avere le credenziali per il salto di categoria, per cui dobbiamo attendere qualche giornata prima di avere riscontri più veritieri”. Sulle eccellenti condizioni di Francesca Borelli non sembrano invece esservi dubbi: lo dice il campo. “Non sono proprio al top, anche se con una palleggiatrice come Giorgia Vingaretti ho stabilito da subito un’ottima intesa e quindi in partita tutto diventa più facile. Per il resto, mi trovo benissimo: ho conservato le mie caratteristiche in attacco, unendo alla potenza dei colpi anche una maggiore agilità nei movimenti”. Sabato prossimo, turno di riposo dovuto al fatto che il girone è composto da un numero dispari di formazioni partecipanti. A tuo giudizio, lo stop arriva in un momento opportuno? “Non lo so. Da una parte, la pausa può spezzare la continuità e magari rischiare di far allentare un tantino la concentrazione. Dall’altra, può rivelarsi il toccasana per il recupero di pedine importanti quali Caterina Errichiello e Silvia Tosti, ancora alle prese con i fastidi alla gamba e alla spalla. Ripartiremo sabato 9 novembre da Empoli e la vittoria di quest’ultima su Pesaro, al di là del risultato che otterrà in questo fine settimana, è già per noi un bell’avvertimento”. Ma che ruolo potrà ricoprire Città di Castello in questo campionato? “Dobbiamo intanto migliorare su fondamentali quali ad esempio il muro ed essere più determinate. Quando poi saremo tutte in condizioni fisiche normali, senza noie di alcun genere, potremo dire la nostra contro qualsiasi avversaria”.
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