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Cittá di Castello simbolo nazionale della giornata contro i muri: unica comunitá in Italia ad aver promosso eventi per giovani da zero a 19 anni, che hanno coinvolto circa 6 mila partecipanti

In occasione della ricorrenza dei 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, allo slogan “Basta muri” che in tutta Italia ha mobilitato decine di migliaia di studenti in centinaia di iniziative, Città di Castello ha dato un significato unico: è stata l’unica città a coinvolgere tutte le scuole, dai servizi per l’infanzia agli istituti secondari di secondo grado. Circa 6 mila giovani da zero a 19 anni che hanno condiviso l’obiettivo di promuovere e sostenere la cultura del rispetto, dell’incontro, del dialogo, della solidarietà, della pace e della difesa dei diritti umani fondamentali. La certificazione è venuta stamattina da Flavio Lotti, direttore del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, che ha promosso in tutta la Penisola eventi finalizzati a sottolineare simbolicamente il valore della data del 9 novembre, proclamata dal Parlamento come “Giornata della libertà” contro ogni oppressione e totalitarismo, e che ha preso parte agli appuntamenti finali organizzati dal Comune tifernate. “L’adesione di tutte le scuole, di giovani e insegnanti, all’invito a mobilitarsi contro tutti i muri che dividono le persone è un segnale forte che arriva dalla nostra comunità di convinzione nei valori della coesione sociale, del senso di appartenenza e della collaborazione per assicurare il rispetto dei diritti umani fondamentali, la sicurezza e il benessere di una collettività”, affermano il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore alla Scuola Rossella Cestini, nel rimarcare “la determinazione dell’amministrazione comunale, rafforzata da un simile impulso, a sviluppare il programma cittadino di ‘Educazione alla Cittadinanza’ avviato con le scuole del territorio, la provincia di Perugia e il Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani per aiutare i nostri giovani a diventare cittadini consapevoli e responsabili, insegnando ad abbattere muri per costruire ponti”. “E’ doveroso e davvero sentito – puntualizzano Bacchetta e Cestini – il ringraziamento a tutti coloro che all’interno dell’ente e nel mondo della scuola hanno dato un contributo fondamentale alla riuscita dell’iniziativa in tutto il territorio comunale”. Da venerdì 8 novembre la città è stata attraversata da una energia ideale che ha coinvolto generazioni lontane e diverse, dai piccolissimi bambini degli asili nido comunali e delle scuole per l’infanzia, fino agli allievi delle scuole primarie e secondarie, che, insieme ai propri educatori e in molti casi ai propri genitori, si sono soffermati sull’emergenza di un’azione culturale che rilanci e dia significato al valore del superamento di una divisione tra l’umanità come quella di Berlino, oggi più che mai messo in forse dall’erezione di muri fisici e relazionali divenuti invalicabili. “Quello che è accaduto a Città di Castello non è avvenuto da nessun’altra parte in Italia, perché qui grazie all’impegno degli amministratori comunali e di tutti i dirigenti scolastici si è realizzato un coinvolgimento totale, che rappresenta un fatto straordinario e testimonia come il mondo della scuola sia il perno educativo attorno al quale costruire una società migliore e più inclusiva”, ha sottolineato Lotti. Stamattina in largo Gildoni è stato il flash-mob organizzato dagli studenti del Polo Tecnico Franchetti Salviani a richiamare l’attenzione pubblica sulla mobilitazione ideale della comunità tifernate. Un momento di riflessione con la colonna sonora di un manifesto generazionale indimenticabile come “Another brick in the wall” dei Pink Floyd, sulle cui note i ragazzi hanno ballato e hanno citato le frasi di statisti e personaggi celebri per promuovere una riflessione collettiva sulla convivenza civile e sulla pace, che nel salotto del centro storico ha calamitato l’attenzione di tante persone, in un suggestivo abbraccio collettivo nel nome dei “ponti da costruire”. Il week-end “contro i muri” era stato aperto ieri mattina dall’inaugurazione della mostra dal titolo “Muri oltre il muro” nell’atrio del palazzo comunale in piazza Gabriotti, nella quale il tema del superamento delle barriere tra le persone è stato interpretato dalle installazioni realizzate da studenti ed insegnanti delle scuole dell’infanzia e primarie del 1° Circolo Didattico San Filippo e del 2° Circolo Didattico Pieve delle Rose, dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina, dell’Istituto San Francesco di Sales, dell’Istituto di Istruzione Superiore Patrizi Baldelli Cavallotti. L’esposizione sarà visitabile a ingresso gratuito fino a domani, domenica 10 novembre. Con performance musicali e letture animate gli allievi dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri hanno dato vita all’evento dal titolo “Oltremuro”, che nelle diverse sedi di Trestina, San Leo Bastia e Badia Petroia-Morra ha portato i bambini a condividere una mattinata di impegno civile nel segno della musica e dell’approfondimento delle riflessioni di testimoni diretti dell’epoca della Guerra Fredda. Ad abbattere simbolicamente il “muro” delle tre sedi e di indirizzi di studio molto diversi, sono stati gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Patrizi Baldelli Cavallotti, che si sono confrontati nel corso di una assemblea scolastica autogestita e hanno presentato i lavori delle classi quarte e quinte, tra i quali l’installazione realizzata dagli allievi dell’istituto Baldelli e il muro in zucchero dei compagni del Cavallotti sulle 70 barriere che nel mondo sono state erette per separare fisicamente le persone. Sempre ieri mattina, i Servizi Educativi per l’Infanzia del Comune hanno promosso una riflessione con le famiglie dei bambini dei nidi sul tema “Oltre il Muro”, che è stata incentrata sulle barriere che padri e madri incontrano nell’esperienza quotidiana della genitorialità. All’interno di un’urna sono stati raccolti i pensieri dei genitori che serviranno a progettare gli interventi formativi a sostegno della condizione delle mamme e dei papà promossi dalla Casa Azzurra, che ripartirà con la propria attività dal 21 novembre. Nel fine settimana al Liceo Statale Plinio il Giovane gli allievi hanno avuto l’opportunità di confrontarsi in classe con il tema dei muri nella società. Gli studenti della scuola secondaria di primo grado Alighieri Pascoli hanno, invece, svolto laboratori di storia e cittadinanza sul tema “Muro e muri nella storia e tra noi”. Anche il consiglio comunale di Città di Castello testimonierà la propria adesione a ideali e obiettivi della mobilitazione contro i muri di cui è stata protagonista la comunità tifernate attraverso un ordine del giorno che è stato presentato nella seduta di ieri sera dall’assessore Cestini e che sarà portato in dibattito per l’approvazione nella prossima riunione dell’assemblea elettiva.

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