Dopo circa 40 anni vanno in soffitta. Sono i vecchi scontrini o ricevute fiscali che dal 1 gennaio 2020 saranno sostituiti dal nuovo documento commerciale di vendita o prestazione: lo scontrino elettronico.
La novità riguarda commercianti al minuto ed artigiani con un contatto diretto coi consumatori finali: con lo scontrino elettronico tutti gli incassi della giornata di negozi ed attività artigianali o professionali saranno inviati telematicamente al fisco. L’adeguamento comporta l’acquisto di un nuovo registratore di cassa per il quale è previsto uno sconto fiscale di 250 euro che copre solo parzialmente il costo.
Per aiutare le imprese ad affrontare il nuovo obbligo CNA organizza mercoledì 13 novembre alle ore 18 presso la sede di Sansepolcro un incontro aperto a tutti quanti sono tenuti ad adeguarsi e a cui illustrare le soluzioni a disposizione per la trasmissione telematica dei corrispettivi.
Sono previsti 6 mesi di moratoria, ovvero niente sanzioni per metà 2020 ma le difficoltà non mancano visto che, a due mesi dall’entrata in vigore dell’obbligo, l’agenzia delle entrate non ha ancora diffuso chiare istruzioni.
Prendiamo gli artigiani che fanno servizio a domicilio, piccoli imprenditori che rischiano di non garantire l’adempimento in questione. Un esempio su tutti: chi installa o si occupa della manutenzione delle caldaie proprio ora che arriva l’inverno come può effettuare la prestazione e certificare il corrispettivo direttamente a domicilio?
CNA ha programmato un tour nelle 5 vallate per rispondere alle domande e risolvere casi specifici per non arrivare a ridosso della scadenza impreparati. Già da oggi è possibile affiancare il vecchio e nuovo sistema e non incappare in brutte sorprese dell’ultimo minuto.
Scontrino elettronico: CNA promuove incontro pubblico
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