Svolgeva regolarmente l’attività di insegnante presso un istituto scolastico della provincia di Arezzo e, al tempo stesso, esercitava, in Casentino, l’attività di “consulente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Apparentemente tutto regolare, salvo il fatto che il dipendente pubblico, oltre a non aver provveduto a comunicare il doppio incarico all’amministrazione scolastica di appartenenza, così come previsto dalla normativa in materia di incompatibilità e cumulo di incarichi nel pubblico impiego, ha pensato bene di omettere anche di dichiarare i redditi derivanti dall’attività extraprofessionale. E’ quanto accertato dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Poppi. Sono circa 110.000 euro i ricavi nascosti al Fisco, che saranno sottoposti così ad imposizione fiscale.
Il servizio si inquadra tra le attività svolte dalla Guardia di Finanza in materia di spesa pubblica e di buon andamento della Pubblica Amministrazione, nonché, come nel caso di specie, nella lotta all’evasione fiscale ed alla concorrenza sleale, fenomeni questi che danneggiano gli operatori economici rispettosi delle regole.
Insegnante di giorno, consulente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro senza autorizzazione di sera. Guardia di finanza accerta evasione per circa 110 mila euro
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