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Lo Sport a misura dei ragazzi: Targhe Etiche a San Giustino grazie al protocollo fra amministrazione e Panathlon Club

Il Comune di San Giustino ha aderito alla dichiarazione di Gand sull’etica nello sport giovanile approvata dal Panathlon International e già adottata, fra gli altri,dall’ONU, dall’UNESCO, dalla FIFA e dal CONI.

“L’adesione, avviata nel precedente mandato da Elisa Mancini, si formalizza oggi e vuole rafforzare l’impegno che l’amministrazionecomunale porta avanti nel ricercare valori positivi anche attraverso lo sport giovanile, con l’impegno di eliminare ogni forma di discriminazione stabilendo chiare regole di comportamento etico.” – commenta l’assessore allo sport Andrea Guerrieri

Le carte “dei Diritti del Ragazzo” e “dei Doveri del Genitore” si ispirano ai principi di eguaglianza, imparzialità, continuità epartecipazione e saranno presentate in una conferenza stampa che si terrà lunedì 19 novembre alle ore 18.30 presso la Sala del Consiglio comunale di San Giustino alla presenza dell’amministrazione Comunale, del presidente del Panathlon Club Valtiberina, Arch. Giovanni Tasegian e di altre figure del mondo sportivo locale.

Le “carte” saranno diffuse attraverso apposite Targhe Etiche, fornite dal Panathlon club Valtiberina, che verranno installate nei luoghi di svolgimento di allenamenti e partite, affinché il loro contenuto possa essere trasmesso a tutti coloro che hanno responsabilità nei confronti del processo formativo dell’educazione sportiva dei giovani.

Questo il testo dei due documenti:

CARTA DEI DIRITTI DEL RAGAZZO NELLO SPORT

1) Diritto di divertirsi e giocare 
2) Diritto di praticare sport 
3) Diritto di avere i giusti tempi di riposo
4) Vivere in un ambiente sano
5) Diritto di praticare sport in assoluta sicurezza a salvaguardia della propria salute
6) Diritto di essere circondato e preparato da persone competenti
7) Diritto di seguire allenamenti adeguati all’età, ritmo e capacità individuali
8) Diritto di conciliare lo sport con altre attività
9) Diritto di misurarsi con giovani che abbiano le stesse probabilità di successo
10) Diritto di avere la possibilità di diventare un campione oppure di non essere un campione

CARTA DEI DOVERI DEL GENITORE DELLO SPORT

1) La scelta della disciplina sportiva preferita spetta ai miei figli, senza condizionamenti da parte mia.
2) Mio dovere è verificare che l’attività sportiva sia funzionale alla loro educazione e alla loro crescita psico fisica, armonizzando il tempo dello sport con gli impegni scolastici e con una serena vita familiare.
3) Eviterò ai miei figli più giovani pesanti attività agonistiche, privilegiando discipline formative e lo sport ludico e ricreativo.
4) Li seguirò con discrezione e li aiuterò ad avere un rapporto equilibrato con lo sport.
5) Non chiederò agli allenatori dei miei figli nulla che non sia utile alla loro crescita e commisurato ai loro meriti e potenzialità.
6) Dirò ai miei figli che per essere bravi sportivi e sentirsi felici nella vita non è necessario diventare campioni.
7) Ricorderò loro che anche le sconfitte aiutano a crescere perché servono per diventare più forti.
8) Indicherò loro i valori del Panathlon come fondamento etico per affrontare una corretta esperienza sportiva.
9) Al loro ritorno a casa non chiederò se abbiano vinto o perso ma se si sentano migliori. Né chiederò quanti gol abbiano segnato o subito o quanti record abbiano battuto, ma se si siano divertiti.
10) Vorrò specchiarmi nei loro occhi ogni giorno e vederli contenti di amare e praticare lo sport.

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