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Finlandia, Bulgaria, Spagna, Slovacchia in Italia ospiti del circolo di san Filippo per parlare della scuola del futuro

Sugli ambienti di apprendimento il primo circolo didattico San Filippo di Città di Castello protagonista anche in Europa con Adys, il nuovo progetto a cinque voci che proprio in questi giorni sta vivendo un momento di incontro in Umbria con la presenza delle delega-zione dei paesi coinvolti: Finlandia, Spagna, Bulgaria, Slovacchia e naturalmente Italia, il paese ospite del meeting in corso, che entro la fine dell’anno ricambierà la visita. La si-nergia nasce in seno all’asse dell’Erasmus, capostipite dei progetti europei, ormai giunto alla versione KA2, e si propone di trasformarsi in “una rete permamente transnazionale nella ricerca sugli ambienti di apprendimento” spiega il dirigente del Circolo Didattico Massimo Belardinelli durante il ricevimento delle delegazioni da parte del comune che si è svolto nella Sala conferenze della Biblioteca Carducci, alla presenza dell’assessore ai Servizi Educativi Rossella Cestini. “San Filippo è caso di studio per Indire, l’istituto italiano che si occupa di ambienti di apprendimento, di come cioè dovranno essere le scuole del presente e del futuro. Su questo tema stiamo riflettendo, coniugandolo alle dottrine pedagogiche più importanti e realizzando sperimentazioni specifiche rispetto al Metodo Montessori, su cui abbiamo già costruito molte delle nostre aule e degli spazi comuni delle scuole. Questo progetto cerca di capire in che modo sia possibile innovare attraverso micro-interventi, sfruttando gli spazi di autonomia delle scuole e puntando alla persona-lizzazione degli apprendimenti, all’inclusione ed alla cittadinanza attiva e responsabile. Innovare spesso non è solo una questione di risorse ma di visione. Nelle scuole tendiamo a seguire prassi consolidate e per innovare attendiamo le disposizioni e le risorse che vengono dal livello governativo. La nostra ricerca vorrebbe indagare come è possibile, nei vari contesti europei, mettere in atto il cambiamento con le risorse già disponibili nelle scuole”. “Questo progetto conferma Città di Castello nel dibattito aperto sulla formazione e sulla didattica su scala nazionale ed europea” ha commentato l’assessore Cestini “Ormai i progetti comunitari non sono una novità per San Filippo anche se Adys introduce un tema ancora più attuale: il reperimento di mezzi finanziari, logistici e umani in un contesto in cui la scarsità di risorse sarà un elemento di sistema. Questo cambio di approccio si inserisce nel cammino intrapreso con l’autonomia delle istituzioni scolastiche e ci sollecita al con-fronto fuori dai confini nazionali, che San Filippo sta portando avanti”.

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