Primo Piano Notizie

Umbertide cambia: voto contrario sul documento programmatico della Giunta

Un’ opposizione “progettuale” non può votare un documento di programmazione senza progetti. Nessun investimento, nessuna idea costruttiva. Solo silenzio.
«Anche l’ultimo consiglio del 28 novembre ha certificato la situazione politica: la nostra è un’opposizione progettuale, vale a dire che proponiamo i nostri progetti integrandoli con quelli di chi governa. Tutto ciò senza pregiudiziali, per permettere alla città un salto di qualità. Ciò è avvenuto nell’ultimo Consiglio per l’accoglimento del progetto sul recupero e smaltimento degli oli esausti alimentari o per il sostegno al controllo di vicinato. Tuttavia, i consiglieri di maggioranza e la Giunta hanno alzato, come sempre, un muro di silenzio sulle questioni strategiche: ossia sul Documento unico di programmazione 2010-22 (Dup) e sulle aziende partecipate (Prosperius e Multiservice). Dove c’è da prendere decisioni importanti la risposta è il silenzio, l’immobilismo e l’incompetenza».
Con queste parole il capogruppo di Umbertide cambia, Gianni Codovini, sintetizza politicamente un passaggio fondamentale dell’amministrazione e aggiunge che «nel DUP, vera carta di identità della Giunta, mancano totalmente le scelte sulla politiche produttive, industriali, occupazionali, sociali e della famiglia. L’ambiente e la salvaguardia del suolo è un tema completamente abbandonato: nemmeno un euro di investimento. Poi, senza politica territoriale, si affonda ancor più Umbertide nell’isolamento in cui già è; l’unica cosa fatta dalla Giunta è mettere le mani in tasca ai cittadini con l’aumento dell’addizionale Irpef, i cui proventi non si è capito dove sono stati investiti. Perché investimenti nel DUP proprio non se ne vedono».
Ma ormai quello «che è palese – conclude il capogruppo Codovini di Umbertide cambia – è la totale mancanza di idee e progetti da parte dei consiglieri della maggioranza e della Giunta, che peraltro non rappresenta più, per le loro beghe interne, quella uscita dalle elezioni. Non un intervento dei consiglieri, non una proposta, manco un elementare scambio di opinioni. I consigli e le commissioni sono diventati monologhi delle opposizioni, le uniche in grado di proporre e di avere idee. Se non ci fosse una solida struttura amministrativa degli uffici comunali, fatta di importanti risorse umane e di competenza, la macchina amministrativa, per l’impalpabilità e l’inadeguatezza di questa maggioranza di destra, sarebbe già bloccata. Difficile durare altri anni in questa condizioni: Umbertide rischia il declino».

Commenti
Exit mobile version