Castello cambia: “Giunta Bacchetta arranca senza visione e capacità amministrativa, in questo modo porte aperte per un governo di estrema destra”

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“Per la giunta tifernate il nuovo anno inizia così com’era finito quello vecchio: con una serie di annunci e promesse fondate sul nulla, frutto di una compagine amministrativa spenta, che arranca senza una visione e senza le capacità per affrontare le vere emergenze della nostra città. Andando avanti di questo passo, l’incapacità di governo della giunta Bacchetta rischia di spalancare le porte alla destra ”.

Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci, componenti del gruppo consiliare di Castello Cambia, commentano con queste parole il bilancio amministrativo presentato dalla giunta comunale di Città di Castello nella conferenza stampa di fine anno. 

Quella di sindaco e giunta è stata una conferenza stampa copia-incolla di quella dell’anno passato – spiegano i consiglieri comunali Arcaleni e Bucci – dove neppure qualche illustre presenza ha potuto nascondere i fallimenti di questa amministrazione. La verità è che, se si esclude l’apertura della biblioteca (peraltro senza un programma di gestione), un altro anno è passato senza che nessuno degli obiettivi annunciati a dicembre 2018 sia stato raggiunto. Niente si sa di Piazza Burri e dei fantomatici investitori arabi, la ristrutturazione dell’ex Ospedale è scomparsa dai radar amministrativi, la piastra logistica è ancora chiusa e non c’è uno straccio di idea su come risollevare dal declino un centro storico ormai in abbandono.  Tutto è fermo, ostaggio di un’amministrazione spenta e senza idee, che arranca senza la capacità di analizzare, e tanto meno di intervenire, sulla situazione reale della nostra città, che vive una crisi economica senza precedenti, senza che giunga dal governo cittadino la men che minima idea per incentivare l’innovazione e la riconversione verso un’imprenditoria coraggiosa e libera dalle incrostazioni del passato. In questo contesto i milioni che aumentano sono solo quelli rischiati e sperperati nel gioco d’azzardo e sono tanti i giovani costretti ad andarsene, non trovando qui prospettive”.

Emblematica di tutto ciò – aggiungono i consiglieri di Castello Cambia – risulta la fotografia di piazza Matteotti a Capodanno: vuota, come gli annunci di questa giuntaE mentre le altre città umbre festeggiavano il tutto esaurito in termini turistici e commerciali, Città di Castello non è riuscita ad agganciare neanche di striscio l’exploit turistico dell’Umbria (terzo posto della classifica nazionale), rimanendo a leccarsi le ferite di un anno problematico e privo di una reale programmazione di offerta culturale, artistica, commerciale e turistica”.

La politica degli annunci e della propaganda sta mostrando tutti i propri limiti, schiacciata com’è sulla gestione dell’esistente e sul tirare a campare: un po’ poco per chi da decenni è al governo di una città che merita nei fatti un passo avanti e un rilancio fatto di nuove idee e proposte, iniziative per ricostruire i legami sociali e riattivare le tante risorse sociali, economiche ed associative. C’è bisogno di uno scatto nella proposta politica e nella capacità amministrativa, che recuperi i temi economici e culturali, dell’arte e dei beni comuni, dell’ecologia e dell’economia circolare e li faccia diventare azione di governo. Proseguendo con la politica miope e senza visione che contraddistingue l’attuale amministrazione, è facile immaginare gli esiti delle prossime consultazioni elettorali”.   

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