Al termine della pausa per le festività natalizie, l’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro riaprirà alla consultazione mercoledì 8 gennaio 2020, con il consueto orario: mercoledì dalle 15 alle 17,30 e giovedì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 17,30.
Dopo la riapertura nel settembre 2018, l’anno appena trascorso è stato quello che ha visto entrare a pieno regime la convenzione fra la Fondazione Rete Archivistica, Museale e Bibliotecaria della Diocesi e l’Associazione “Vivere a Borgo Sansepolcro, che ha messo a disposizione un numero di volontari (inizialmente 8, poi saliti a 12). Grazie a ciò è stato possibile avviare prima una apertura settimanale, poi ampliata a due giorni dal 4 settembre 2019. Inoltre, l’anno da poco concluso rimarrà nella memoria cittadina dal momento che l’archivio ha ottenuto il riconoscimento di archivio di interesse storico particolarmente importante da parte dello Stato.
Nel corso del 2019 l’Archivio è stato aperto al pubblico 62 giorni, per un totale di circa 280 ore; il totale degli accessi è stato di 151, per una media di poco più di 2,4 utenti a giornata (punta massima di 7 utenti registrata il 3 ottobre). Gli utenti registrati provengono in gran parte da Sansepolcro (49 accessi), Pieve Santo Stefano (39) e Bagno di Romagna (27), ma anche da altre località dell’Alta Valle del Tevere (Anghiari, Caprese Michelangelo, Citerna, Città di Castello, San Giustino) o della provincia (Arezzo, Subbiano). Sul totale, 100 accessi sono stati registrati dalla Toscana, 33 dall’Emilia-Romagna, 4 rispettivamente da Lombardia e Umbria, 3 dal Veneto, 1 ciascuno da Abruzzo, Lazio e Marche; 4 accessi sono stati registrati dall’estero, rispettivamente da Argentina, Germania e Stati Uniti d’America. L’elenco offre l’idea dell’ampio raggio di interesse della documentazione custodita, che copre un arco cronologico di circa mille anni (1022-2016) e un territorio assai vasto, a cavallo dell’Appennino Tosco-Romagnolo.
Le domande di studio presentate nel 2019 sono state 31. L’ambito cronologico più investigato è stato l’età moderna, seguito dalla contemporanea, dal medioevo e dall’Umanesimo/Rinascimento; 11 ricerche hanno interessato la genealogia, 6 la storia dell’arte, 4 ciascuna la storia locale e i personaggi; altri ambiti di studio sono stati la storia della Chiesa, la storia della musica, la storia dell’architettura e la storia della matematica. Ben 17 domande di studio ha avuto come finalità lo studio personale, a dimostrazione di come l’archivio abbia accolto prevalentemente un’utenza non specialistica, ma composta prevalentemente da appassionati dilettanti; 6 ricerche sono state condotte in vista della pubblicazione e altre 3 con finalità scientifiche.
Sono state accolte 5 inoltre visite didattiche, per un coinvolgimento complessivo di 2 scuole, 3 classi, 3 docenti e 49 alunni.
L’Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro è stato aperto al pubblico nel 1960, ma la registrazione giornaliera degli accessi ha avuto inizio il 10 luglio 1995: da allora la sala studio è stata frequentata da ben 3.487 utenti, per una media di 145 accessi all’anno. Le domande di studio accolte dal 1977 a oggi sono state 563, per una media di 13 all’anno. Alcune di queste ricerche sono poi state presentate in pubblicazioni di livello nazionale o internazionale, contribuendo così a incrementare le conoscenze sulla storia di Sansepolcro e del territorio diocesano.
Mercoledì 8 gennaio riapre l’archivio diocesano
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