Informatizzazione, censimento, elezioni: il 2019 dei servizi demografici del co-mune di citta’ di castello

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Contro la tendenza nazionale, a Città di Castello i matrimoni religiosi superano i matrimoni civili: anche se la distanza è minima, 47 a 40, è questa una delle curiosità che emergono dalle statistiche del 2019 a Città di Castello. La popolazione ha una lieve flessione passando da 39439 a 39256 iscritti, suddivisi in 16889 famiglie. Nel 2019 sono nati 249 tifernati, 117 maschi e 132 donne, se ne sono andati 475 nella stessa proporzione, 218 uomini e 257 donne. I nuovi residenti sono 809, i trasferiti 743. La mobilità interna si aggira sulle 1700 persone. Particolarmente impegnative sono state le procedure relative agli 84 acquisti della cittadinanza italiana, contro i 40 dell’anno precedente, di cui 5 iure sanguinis, ovvero per nascita, che comportano una attenta e specifica istruttoria da parte del personale sulla regolarità di tutti gli atti presentati allo sportello dai richiedenti. La situazione dello stato civile per il quale sono stati redatti nel 2019 una mole di 1.376 atti, registra anche 96 verbali di pubblicazioni matrimoniali, 363 tra attestazioni di nascita, iscritti e trascritti anche dall’estero e compresi i riconoscimenti e le adozioni. 12 divorzi, 7 separazioni ma anche 4 riconciliazioni di cittadini precedentemente separati. “Il personale ha svolto numerose attività straordinarie legate soprattutto alla naturale evoluzione ed informatizzazione di procedimenti e servizi” dichiara l’assessore al ramo Monica Bartolini, a bilancio dell’anno appena concluso. “Tra le innovazioni legate alle nuove tecnologie la gestione dello schedario Apr (Anagrafe della popolazione residente), di quello relativo agli italiani residenti all’estero (Aire) insieme a quello elettorale. Senza dimenticare le due elezioni, quelle Europee e quelle regionali, il censimento della popolazione scaduto il 20 dicembre e per finire il subentro in Anpr, un sistema integrato che consente ai Comuni di svolgere i servizi anagrafici e di consultare o estrarre dati, monitorare le attività, effettuare statistiche, un punto di riferimento unico per l’intera Pubblica amministrazione e per tutti coloro che sono interessati ai dati anagrafici, in particolare i gestori di pubblici servizi. Tutte le amministrazioni locali e centrali come il Fisco, la Sanità e la Motorizzazione e gli enti come l’Inps e l’Inail, infatti, avranno accesso a un’unica fonte anche se i vantaggi più evidenti saranno quelli per i cittadini che potranno fare certificazione e documenti di identità in qualsiasi Comune che faccia parte di ANPR e non più solo in quello in cui vivono”.
“Gli 11 operatori dei servizi Anagrafe, Stato Civile ed Elettorale, fra cui due nella sede distaccata di Trestina” specifica Daniela Salacchi, responsabile dei Servizi Demografici del comune, effettuano sia numerosi procedimenti ordinari di sportello (come i cambi d’indirizzo, le autentiche di firme e copie, i passaggi di proprietà dei veicoli e la certificazione dall’archivio), sia la registrazione di modifiche legalo allo stato civile, con particolare riguardo alle complesse pratiche per la concessione e riconoscimento della cittadinanza italiana e sulla corretta tenuta ed aggiornamento delle liste elettorali e della lista di leva. Tanto per avere uno spaccato dell’attività, sono state rilasciate oltre 4594 carte di identità, con una media di oltre 12 documenti al giorno in un anno solare. Il Servizio di Stato Civile, nell’anno 2019, oltre ad aver svolto l’attività di sportello (concernente la registrazione di nascite, decessi, cittadinanze, pubblicazioni di matrimonio, informazioni e supporto ai cittadini su numerose attività quali, ad esempio la cremazione o il riconoscimento della cittadinanza italiana ai cittadini discendenti da avi italiani),
“Indubbiamente tra le attività che più hanno richiesto attività straordinaria degli operatori, si colloca la seconda edizione del Censimento Permanente della Popolazione che ha coinvolto oltre 600 famiglie campione sul territorio e che si è concluso in questi giorni” conclude l’assessore Bartolini. “Le operazioni sul territorio sono state svolte da 4 rilevatrici che hanno operato anche con un esteso porta a porta per coinvolgere tutte le famiglie scelte dall’Istat nazionale oltre ad aver verificato e censito gli oltre 150 civici dislocati su tutto il comune; gli sportelli dei Servizi Demografici, tuttavia, sono stati a disposizione durante tutto il periodo della rilevazione per le numerosissime famiglie che hanno scelto di compilare il proprio questionario di censimento presso i Servizi Demografici. Gli addetti dei Servizi Demografici hanno inoltre continuato a dedicare attenzione e ad espletare le procedure sulla “donazione organi” in fase di rilascio della carta di identità ai cittadini maggiorenni; la possibilità di donare organi viene infatti estesa e comunicata a livello capillare tra la popolazione che si reca allo sportello per il rinnovo del proprio documento”.

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