Si è chiusa, lo scorso 6 gennaio, la mostra “l’autunno del Medioevo in Umbria”

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Si è chiusa lunedì 6 gennaio 2020 la mostra “L’autunno del Medioevo in Umbria. Cofani nuziali in gesso dorato e una bottega perugina dimenticata”inaugurata venerdì 20 settembre 2019 presso la Galleria Nazionale dell’Umbria. Notevole l’affluenza di pubblico per questa esposizione curata da Andrea de Marchi e Matteo Mazzalupi e distinta in tre sezioni che ha puntato l’attenzione sui cassoni istoriali nuziali che costituiscono il fulcro dell’arredo di lusso domestico del Quattrocento: il loro aspetto inedito e profano è stato approfondito in un catalogo scientifico composto di sei saggi che hanno puntato l’attenzione sulla pittura a Perugia nel 1450 e soprattutto sulla figura cardine di Giovanni di Tommasino Crivelli.
Il Museo diocesano di Città di Castello ha concesso in prestito un affresco staccato, raffigurante la Madonna col Bambino del Maestro della Crocifissione Volpi del sec. XV di proprietà della famiglia Cenci, il quale viene ora con certezza attribuito,di seguito agli approfondimenti scientifici condotti dai curatori della mostra, al Crivelli.
Grande la soddisfazione espressa dal direttore della Galleria dott. Marco Pierini per la possibilità offerta dalla mostra della conoscenza del Crivelli,artista ancora poco conosciuto e la ricostruzione di uno spaccato della cultura figurativa perugina in un momento di transizione dove artefici nostalgici della civiltà degli ori tardogotici convissero con altri, diversamente aperti alla nuova lingua dell’Angelico e di Lippi, come Benedetto Bonfigli e Bartolomeo Caporali.
Tutte le operazioni necessarie al prestito, e anche quelle per la riconsegna dell’opera sono state curate meticolosamente – precisa Catia Cecchetti incaricata dalla Diocesi di Città di Castello di seguire le operazioni – con la stipula di un contratto siglato dal Vescovo diocesano Domenico Cancian e dal Direttore della Galleria dott. Marco Pierini.
Regolare è stato lo svolgimento delle operazioni di trasporto e assicurative e la ditta incaricata Liguigli Fine Arts Service procederà al rientrodell’affresco da Perugia a Città di Castello dove alla presenza di Catia Cecchetti, verrà ricollocata nella Sala IV del Museo Diocesano tifernate. Inoltre su richiesta del Museo preventivamente concordata e in sinergia con Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, l’opera verrà restaurata nei laboratori della Galleria Nazionale dell’Umbria, con la revisione della pellicola pittorica e le necessarie stuccature e integrazioni pittoriche del bordo esterno.
Ancora un’operazione di prestito importante che ha accreditato valore scientifico all’opera e rafforzato la sinergia tra enti privati e pubblici per la valorizzazione del patrimonio culturale umbro.

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