” Il consigliere Giovanni Codovini di Umbertide Cambia si ricorda della legalità solo quando non ci sono più i suoi amici del Partito Democratico in maggioranza.Come anche Codovini ben sa, in un anno e mezzo, cioè da quando questa amministrazione si è insediata è stato già fatto il 7 marzo 2019 un Consiglio comunale dedicato solo ed esclusivamente alla presentazione di interrogazioni ed interpellanze (ovvero il cosiddetto “question time”) e ne è stato convocato proprio un altro nei giorni scorsi che si svolgerà alle ore 18 del 27 gennaio.Da giugno del 2018 a oggi, il Consiglio è stato convocato nove volte in seduta straordinaria (quella non legata al bilancio che invece è in seduta ordinaria, convocata sei volte) e in tutte queste occasioni è stata sempre rispettata, come da regolamento, l’ora e mezzo dedicata alle interrogazioni e alle interpellanze presentate dai gruppi consiliari, di cui il 90% circa da parte dell’opposizione.Se vogliamo essere ancora più precisi, nella seduta del Consiglio Comunale di giovedì 28 novembre tutte le interrogazioni e/o interpellanze presentate sono state affrontate e discusse.Siccome il regolamento del Consiglio prevede due sedute di question time all’anno al fine di smaltire le interrogazioni presentate, nella riunione dei capigruppo successiva al Consiglio sopra citato (convocata dal presidente in data 16 dicembre alle ore 12.30), nella quale Codovini non ha preso parte, era stato convenuto di comune accordo di non celebrare il question time per il mese di dicembre (perché nessuna interrogazione era rimasta nel cassetto) e di rinviare la convocazione al successivo mese di gennaio ed infatti si terrà il 27 di detto mese.Quindi, nel respingere al mittente le considerazioni sulla lacuna democratica ci viene spontaneo domandare: come mai nella passata legislatura 2014-2017, con il PD al governo della città, essendo stato convocato solo un Consiglio Comunale con il question time in data 26 giugno 2015, il consigliere Codovini non si era minimamente degnato di invitare Umbertide Cambia a fare un esposto al prefetto denunciando una carenza di democrazia?Perché nella passata legislatura non fece questa mossa oggi tanto sbandierata? Forse perché esisteva una certa sintonia con il Partito Democratico che portò al commissariamento del Comune di Umbertide? Simpatia confermata nell’agosto del 2018 e del 2019, con la sua partecipazione come ospite alla Festa dell’Unità.Può sembrare un episodio assurdo, ma proprio il giorno in cui venne di fatto commissariato il Comune, il 14 dicembre 2017, era in programma proprio una seduta del Consiglio dedicata al question time. Quella volta, però, Codovini e i suoi, preferirono all’aula del Consiglio l’ufficio protocollo del Comune, luogo in cui due consiglieri di Umbertide Cambia più sette del PD firmarono le loro dimissioni spalancando così le porte all’arrivo del commissario.Questa amministrazione, a differenza del consigliere Codovini (capace solo di far commissariare il Comune e di scrivere al prefetto il 24 dicembre, cioè la vigilia di Natale) tiene sempre conto della democrazia e del fisiologico dibattito politico ma anche di trascorrere il Santo Natale in pace e serenità.
L’amministrazione comunale risponde a Codovini: “legalità e democrazia sempre rispettate”
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