Si è svolto sabato 1 febbraio 2020, con grande partecipazione ed interesse di pubblico, il convegno “Resistenza antimicrobica ai farmaci – Emergenza sanitaria: percorsi condivisi tra ricerca e assistenza”, organizzato dalla sezione tifernate dell’AMMI (Associazione Mogli Medici Italiani) presso la Sala Consiliare del Comune di Città di Castello.
In una sala gremita di gente, alla presenza del Presidente dell’associazione, Benedetta Bellini, del Sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, dell’Assessore alle Politiche Sociali Luciana Bassini e del Direttore Generale Farmacie Tifernate Luca Augusto Mancini, si è parlato della resistenza antimicrobica ai farmaci, grazie soprattutto all’intervento di un illustre personaggio quale il Prof. Silvio Garattini, Presidente e Fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano. L’appuntamento, come da tradizione, è stato coordinato dal Dott. Graziano Conti, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Perugia.
“Oltre 700 mila morti l’anno per resistenza agli antibiotici – ha commentato Benedetta Bellini, Presidenti dell’AMMI tifernate – le cause sicuramente vanno ricercate nel loro utilizzo smodato, sia negli ospedali che negli allevamenti. Con questo convegno abbiamo voluto fotografare un fenomeno estremamente attuale, soprattutto in Italia”.
Molto attesa la presenza e molto apprezzato l’intervento dello scienziato Garattini, noto nel mondo come medico e docente in chemioterapia e farmacologia, il quale dal 1961, assieme ai suo ricercatori, lavora sulla ricerca farmacologica in maniera indipendente. “La resistenza agli antibiotici è un problema che dobbiamo affrontare a vari livelli – ha detto il Prof. Garattini – anzitutto evitandone l’impiego quando non sono strettamente necessari come nel caso dei virus e dell’influenza. Non vanno assolutamente presi al primo accenno di febbre ma è importante valutarne la reale necessità. Dobbiamo cercare di mettere in pratica questi principi – continua Garattini – che dipendono strettamente da noi e dai nostri medici cercando di contenere anche l’impiego di antibiotici in campo veterinario. Solo così possiamo aumentare significativamente la capacità di difenderci dalle infezioni e di sperimentare nel frattempo nuovi antibiotici”.
Lo sviluppo e l’impiego dei farmaci antibiotici ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel trattamento e nella prevenzione delle malattie infettive e delle infezioni ritenute incurabili in passato, contribuendo in maniera sostanziale alla riduzione della mortalità e all’allungamento della vita media della popolazione “ma l’utilizzo massivo e a volte inappropriato degli antibiotici – ha spiegato durante il convegno il Dott. Graziano Conti – comporta una grave minaccia in termini di salute pubblica, non solo per le importanti conseguenze cliniche come l’aumento della mortalità, letalità, possibilità di sviluppare complicanze, aumento della durata della malattia e possibili epidemie, ma anche – continua Graziano Conti – per la problematica economica, dovuta al costo aggiuntivo richiesto per l’impiego di farmaci e di procedure più costose, per l’allungamento delle degenze in ospedale e per eventuali invalidità”.
Anche quest’anno il convegno organizzato dall’AMMI ha regalato alla popolazione Altotiberina un interessante focus di approfondimento su un argomento attualissimo, che genera da sempre diversi interrogativi, grazie agli interventi completi ed esaustivi degli importanti relatori presenti in sala.