Il Club Alpino, in ricordo di Alfio Carletti

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Ad Alfio….
 
Alfio Carletti ci ha lasciato, ha attraversato l’arcobaleno che conduce nei cieli, sopra quelle cime che lui ha tanto amato e che noi amici del Club Alpino tanto amiamo. È stato una pietra miliare della Sezione di Città di Castello, che insieme nel lontano 1985 abbiamo fondato riunendo un gruppo di amici intorno al nome del CAI per andare insieme sui monti. Dentro la nostra associazione ha messo passione e capacità, tempo ed entusiasmo diventando in breve un punto di riferimento e di forza per tutti. La passione che lo animava usciva prepotente in ogni passo, su ripidi clivi e vertiginose discese, sicuro e potente su verdi radure ed aspre pareti, sulle morbide nevi e sui gelidi ghiacciai. Una roccia era Alfio, sembrava indistruttibile, forte e nello stesso tempo rassicurante perché dotato di grande competenza e preparazione costruite negli anni grazie alle innumerevoli esperienze vissute in montagna, (è stato uno dei primi accompagnatori di escursionismo di Città di Castello), e nello stesso tempo attento e generoso, pronto a correre in aiuto di chiunque si trovasse in difficoltà, in montagna come nella vita. Nella nostra Sezione ha ricoperto incarichi dirigenziali per decenni, con impegno e dedizione, ha messo sempre a disposizione degli altri il proprio tempo e la propria perizia, ha contribuito a costruire e pianificare il nutrito gruppo degli escursionisti, ha organizzato innumerevoli escursioni e lui che era bravo era spesso chiamato a dirigere quelle più difficili perché tutti sapevano che se c’era lui sarebbero stati più tranquilli. Infinito è l’elenco delle cose che Alfio ha fatto, infinito l’elenco di persone che gli hanno voluto bene, che con lui sono andate in montagna e che lo porteranno per sempre nel cuore. Proprio la montagna era il suo regno e il suo paradiso, che fossero Alpi Occidentali o Dolomiti quant’anche i più vicini Appennini. Là lui era felice e anche chi era tanto fortunato da essere con lui lo era. Era facile essere rapito dai suoi occhi buoni di eterno e scanzonato ragazzo, dal suo sorriso coinvolgente, un uomo dotato di grandi slanci e sentimenti positivi. Una perdita gravissima, una ferita nel cuore di tutti noi. In montagna torneremo a cercarlo, nei cieli cristallini che sovrastano i monti, nei colori diafani degli albori mattutini, e in quelli caldi del tramonto, rivedremo il suo volto nelle nubi portate veloci dal vento e nelle nebbie che avvolgono le crode. Saliremo in cima alle sue e alle nostre montagne e saremo più vicini a lui che è ancora più in alto. Un sorriso e una lacrima non mancheranno di certo, saranno per Alfio e anche per noi.

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