Elezione di Mencagli: Castello Cambia “una vittoria di Pirro, la maggioranza è finita”

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La nuova elezione del Presidente del Consiglio del Comune di Città di Castello di lunedi 10 Febbraio, ha portato allo scoperto le divisioni che covavano da tempo dentro la maggioranza PD-PSI. Il Consigliere Filippo Schiattelli eletto nelle liste del PSI, nel suo intervento di candidatura in contrapposizione a Francesca Mencagli, candidata ufficiale del PD e del sindaco, ha evidenziato gli elementi negativi che hanno fin qui caratterizzato la gestione politica della maggioranza e del Sindaco Bacchetta: mancanza di democrazia nella maggioranza, decisioni non condivise prese nelle segrete stanze, politiche personalistiche rispondenti a logiche individuali e non tese al bene comune, considerazioni sul ruolo dei consiglieri che devono solo assecondare “giochi di palazzo”, ruolo di un Consiglio Comunale e della maggioranza subalterni ad un disegno di vertice, rivendicando un cambiamento profondo di gestione democratica che giustifica la sua candidatura.
Le tre votazioni necessarie alla elezione del nuovo Presidente del Consiglio hanno evidenziato la spaccatura interna alla maggioranza: il risultato finale di parità (12 a 12 voti, più una scheda bianca) tra i due candidati che ha favorito la Mencagli solo per anzianità e non per consenso, obbliga sindaco e maggioranza ad una profonda riflessione.
Noi non potevamo che sostenere la candidatura di chi, come Schiattelli, ha rivendicato le prerogative democratiche del Consiglio comunale contro le imposizioni di comodo, facendo clamorosamente emergere le contraddizioni di un sodalizio PD-PSI, che ha fin qui attuato una gestione amministrativa fallimentare della città, precipitata ai minimi livelli, del tutto lontani dalle roboanti quanto disattese linee programmatiche della “Città che vogliamo”.
Il pareggio Schiattelli-Mencagli ha aperto la crisi politica della maggioranza, confermata dal capogruppo del PD Pescari che ha chiesto la sospensione del Consiglio per una verifica e dallo stesso sindaco che ha annunciato le sue dimissioni “se non avesse vinto Mencagli”. Dimissioni che dovrebbe confermare, dato il pareggio e visto che quella della sua candidata non è che una vittoria di Pirro.
Per quanto ci riguarda, riteniamo che la crisi politica aperta con questi eventi sia un’occasione per rilanciare un dibattito politico e programmatico che faccia chiarezza sulla gestione amministrativa e che possa rispondere alle esigenze dei cittadini e della gestione del bene comune a tutela degli interessi della collettività, sempre più disattesi. Argomentazioni che abbiamo sostenuto nel corso di questi anni con interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno, proponendo all’attenzione dei cittadini, del Consiglio e dell’Amministrazione, sollecitazioni e proposte per una diversa gestione della cosa pubblica.

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