L’Azienda Toscana sud est, in considerazione delle disposizioni adottate dal Ministero della Salute e dalla Regione Toscana, ha adottato tutte le misure di sorveglianza e controllo per la malattia infettiva diffusiva COVID-19 e giornalmente approfondisce eventuali casi a rischio che fino ad oggi si sono rivelati tutti negativi.
Si invitano i cittadini con sintomi sospetti lievi sintomi come rinorrea, tosse, difficoltà respiratorie e rialzo di febbre, a non recarsi autonomamente al Pronto Soccorso per evitare inutili sovraffollamenti. In questi casi è necessario contattare e allertare il medico di famiglia o il pediatra.
Nei casi più gravi, è a disposizione il servizio di 118, che dispone di tutti gli strumenti necessari per la corretta gestione dei casi anche più complessi.
L’AUSL Toscana sud est nelle scorse settimane ha predisposto e diffuso ai propri operatori specifiche procedure aziendali utili a standardizzare, su tutto il territorio di competenza, la presa in carico dei pazienti con sintomatologie, per il contatto o per quelli provenienti dalle zone a più alto rischio di contagio.
Inoltre sono stati coinvolti i medici di famiglia con cui sono state condivise le modalità di gestione dei pazienti.
Sono stati anche organizzati e programmati incontri con la popolazione e con le scuole per la condivisione di corrette informazioni sulla malattia infettiva diffusiva COVID-19 ad Arezzo, Grosseto e Siena.
Per garantire, poi, una partecipazione attiva e condividere gli aggiornamenti sul Coronavirus, è stata già fissata, per la prossima settimana, in accordo con la Direzione generale aziendale e con il Presidente Termine, una Conferenza dei Sindaci dedicata.
I riferimenti della AUSL Toscana sud est per il coronavirus
A seguito dell’ordinanza emessa dalla Regione Toscana, l’Azienda USL Toscana sud est ha attivato il numero unico aziendale 800579579, attivo dalle 8 alle 20.
Chi rientra nelle zone di competenza della AUSL Toscana sud est è tenuto a comunicarlo. Per questo l’Azienda ha attivato una specifica casella di posta elettronica: rientrocina@uslsudest.toscana.it.
I riferimenti sono dedicati in particolare ai soggetti che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19 e a chi, negli ultimi 14 giorni, sia rientrato in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia. Queste persone devono comunicare i loro dati personali.
Per i soggetti che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati della malattia infettiva diffusiva, è disposta dall’Azienda sanitaria la misura della quarantena con sorveglianza attiva.
Per le persone che, negli ultimi 14 giorni, siano arrivate in Italia dopo essere state nelle aree a rischio interessate, l’azienda sanitaria adotta la misura della permanenza domiciliare con sorveglianza attiva. Qualora vi siano particolari condizioni che non permettono la permanenza domiciliare, l’ASL Toscana sud est in accordo con le competenti autorità locali e con le associazioni di volontariato, trova misure alternative di efficacia equivalente.
Gli operatori sanitari che hanno preso in carico il cittadino in sorveglianza attiva, daranno tutte le indicazioni d’igiene personale per ridurre al minimo i contatti con altri soggetti.
Per le persone che, negli ultimi 14 giorni, siano rientrate in Italia dopo aver soggiornato nelle aree a rischio, il personale sanitario effettua giornalmente una rilevazione delle condizioni cliniche. Qualora subentrino lievi sintomi quali rinorrea, tosse, difficoltà respiratorie e rialzo di febbre, verrà effettuato presso il domicilio il tampone oro – faringeo. In caso di positività, la persona viene trasferita mediante 118 in isolamento ospedaliero.
Inoltre al momento dell’accesso al Pronto soccorso, l’addetto alla rilevazione dei dati anagrafici, richiede all’utente di dichiarare se nei precedenti 14 giorni ha avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva COVID-19 e se abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia. In caso di risposta positiva si attiva il protocollo sulla gestione dei soggetti a rischio di malattia infettiva COVID-19 adottato da tutte le aziende USL.
Si ribadisce, inoltre, il divieto di accedere alle strutture sanitarie per gli individui che abbiano avuto contatti con soggetti confermati di malattia infettiva e per le persone che, negli ultimi 14 giorni, siano arrivate in Italia dopo essere stati nelle aree a rischio interessate, che devono utilizzare i numeri della sorveglianza attiva per ogni comunicazione, informazione e necessità. Per coloro che siano sottoposti al regime di sorveglianza attiva, l’Azienda USL rilascia, su richiesta, certificato che attesta lo stato di malattia.
Sono attivi anche i numeri del Ministero della Salute 1500 e quello della Regione Toscana 800556060.
Oltre ai contatti già richiamati in precedenza, sono attivi i canali social network dell’Azienda USL Toscana sud est (pagina facebook e twitter) oltre che il portale aziendale in cui è possibile avere tutte le informazioni utili.
Si invita inoltre la popolazione a non dar credito a fonti non ufficiali ed evitare la diffusione di fake news.
Si ricordano poi le 10 semplici regole di comportamento del Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità per proteggersi dal coronavirus:1. Lavarsi spesso le mani2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute3. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani4. Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce5. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico6. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol7. Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate8. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi9. Contattare il Numero Verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni (per le zone di Siena,Grosseto e Arezzo l’AUSL Toscana sud est ha attivato il numero unico aziendale 800579579)10. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus