Le ACLI “Adriano Olivetti”, Circolo di Sansepolcro, esprimono la propria vicinanza verso il personale medico e sanitario messo a dura prova dalla pandemia che ci vede coinvolti. Esprime con altrettanta forza una vicinanza verso il mondo del lavoro costretto e chiamato a continuare la propria opera in favore della collettività, nei servizi essenziali.
Riconosce però la presenza obbligata di lavoratori in settori non strategici e comunque assolutamente non decisivi in questa situazione emergenziale.
Auspica una profonda riflessione, da parte dei decisori governativi, riguardo l’apertura 7 giorni su 7 di supermercati e/o centri commerciali che, pur dando un servizio importante alla collettività per l’approvigionamento di beni, mettono a rischio una categoria di lavoratori costretti a stare a contatto con il pubblico. Sarebbe pertanto opportuna, per la tutela di questa categoria di lavoratori e per le loro famiglie, almeno una pausa di 1 giorno la settimana. Chiedono alle aziende di attenersi scrupolosamente agli accordi tra Governo e Parti Sociali riguardo alla dotazione di idonei strumenti di protezione ed eventualmente nel ricorso allo strumento della cassa integrazione ove necessario.
Economisti e mondo della cultura s’interroghino sulle conseguenze e su ciò che avverrà dopo questo periodo di emergenza.
E’ opportuna una profonda riflessione sul fallimento di questo ‘turbo capitalismo neoliberista’, il quale, come capitalismo finanziario, è già in definitiva crisi dal 2008. Una democrazia liberale deve sapersi ripensare alla luce di quanto accaduto, rispetto al taglio di servizi essenziali come Sanità e Scuola, per evitare un’erosione dei principi democratici che l’hanno sostenuta e giustificata.
Nel rilanciare questo grido al mondo intellettuale, ACLI “Adriano Olivetti” di Sansepolcro richiamano l’iniziativa della Presidenza Provinciale delle ACLI di Arezzo in favore della Sanità Aretina per l’acquisto di presidi sanitari di prima necessità, estremamente importanti per proteggere la salute dei pazienti e degli operatori sanitari.
Chiunque vorrà aderire con una donazione che sarà destinata al reparto di malattie infettive dell’ospedale San Donato di Arezzo, potrà farlo dal conto corrente delle ACLI presso la Banca Credito Cooperativo Valdichiana, entro e non oltre il 30 Marzo 2020: