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Il tricolore illuminato sul santuario di Belvedere: dedicato agli operatori sanitari che potranno vederlo dall’ospedale. Il Vescovo: “affidiamoci all’immagine della Madonna e non perdiamo la speranza”. Torre civica azzurra

Il Santuario di Belvedere di Città di Castello illuminato con il Tricolore. Subito dopo il tramonto di martedì 24 marzo 2020, la facciata della Chiesa di Belvede-re si è illuminata di verde, bianco e rosso, ad opera del Comune e dei Tifernau-ti, a cui si deve l’idea e la realizzazione tecnica di un’installazione davvero suggestiva” ha detto il sindaco Luciano Bacchetta, presente all’accensione insieme al vescovo mons. Domenico Cancian, all’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini, a Padre Luigi Biscarini, rettore della Basilica-Santuario di Belvedere dei Frati Minori Cappuccini dell’Umbria. Alla stessa ora anche la torre civica si è illuminata di azzurro.
Il santuario di Belvedere è uno dei centri mariani più conosciuti dell’Italia centrale e nel 1703 la sacra immagine della Vergine Maria che custodisce fu solennemente incoronata con licenza del Capitolo Vaticano. Fu costruita in stile barocco negli anni 1669-84 su progetto di Antonio Gabrielli e Nicola Barbioni. Dal piazzale antistante la chiesa si gode uno splendido panorama non solo sulla città, con i suoi campanili, ma anche sull’Alta Valle del Tevere, dal monte della Verna fino a Monte Acuto, nei pressi di Umbertide.

“E’ moto di incoraggiamento dedicato agli operatori sanitari, che dall’ospedale potranno vedere questo segno di riconoscenza e di incoraggiamento da parte di tutti i tifernati” ha detto il sindaco “Rappresenta un gesto simbolico in un mo-mento in cui molti vivono la concretezza della malattia e della sofferenza, nel quale tante categorie in trincea hanno bisogno di atti materiali ma proprio per-ché questa Emergenza tocca così profondamente ognuno di noi, le emozioni non sono un elemento di secondo piano o da sentimentali e possono aiutarci a resistere fino a quando ci saremmo lasciati alle spalle questa terribile situazione. Da questa sera per un mese il santuario sarà avvolto dai fasci di luce tricolori e ben visibile ogni sera in particolare da chi si trova all’interno dell’ospedale in linea d’area diretta quasi a voler testimoniare un abbraccio e gratitudine continua per operatori sanitari ad ogni livello. Grazie alla posizione del Santuario inoltre possiamo estendere fino oltre i confini la nostra vicinanza umana e collegarci idealmente alle Marche, chiamata ugualmente ad una dura prova in questi giorni”.
Il sindaco ha ringraziato i Tifernauti, Enel Sole, il Comune in particolare Aldo Fega-telli, il Vescovo e i religiosi che si occupano del Santuario. Contestualmente an-che la torre civica rimarrà per un mese illuminata di azzurro.
“Abbiamo convintamente condiviso questo piccolo segno perché simbolicamente illu-mina l’oscurità opprimente della pandemia” ha detto il vescovo Cancian “Non rite-niamo superfluo un segno che richiami tutti alla fiducia e alla speranza, ossia a quello che più conta in questa complicatissima situazione che può portare, oltre che stan-chezza, anche scoraggiamento.In più oggi è la Vigilia della solennità dell’Annunciazione del Signore, ossia il momento centrale della storia della salvezza. Maria che accoglie nel suo seno Gesù diventandone madre Sua e poi, sotto la croce, anche madre di tutti, ha tutto l’amore e il potere di venirci incontro. Per tutto questo vogliamo fiduciosamente ora affidare alla Madonna di belvedere questa situazione tanto dolorosa della nostra Città e della nostra Chiesa, invocando la sua potente e materna intercessione”. Chi non avrà la possibilità di vedere da casa Belvedere tricolore lo potrà fare attraverso i canali del Comune nei social Facebook, Instagram e Twitter.

MESSAGGIO INTEGRALE DEL VESCOVO MONS. DOMENICO CANCIAN

Carissimi Tifernati,

Il gesto che il sindaco ed io stiamo facendo non è uno spettacolo. Sarebbe del tutto fuori luogo in questo drammatico momento per il mondo, l’Europa e la nostra Italia in particolar modo.
Abbiamo convintamente condiviso questo piccolo segno perché simbolicamente illumi-na l’oscurità opprimente della pandemia.
Non riteniamo superfluo un segno che richiami tutti alla fiducia e alla speranza, ossia a quello che più conta in questa complicatissima situazione che può portare, oltre che stanchezza, anche scoraggiamento.

Belvedere è il colle prospiciente la città.
Di qui si vede bene la cattedrale con il suo caratteristico campanile, il Comune, il centro storico con le sue piazze, i suoi palazzi e le sue torri.

Belvedere è subito sopra il nostro ospedale, dove si concentrano le maggiori difficoltà. Questa luce vuole incoraggiare specialmente chi soffre e chi accompagna con ammi-revole dedizione e in tutti i modi possibili le sofferenze dei nostri cari.

È un segno suggestivo perché evidenzia con ammirevole bellezza di luci e colori la no-stra bandiera italiana, proiettandola sulla facciata di uno dei più bei santuari mariani della nostra città: la Madonna di belvedere.

La Madonna e la città, binomio storico vincente. Ce lo testimoniano i tanti santuari co-struiti nei secoli passati come ringraziamento per interventi prodigiosi ricevuti: Madonna delle grazie, Canoscio, Monte Santa Maria, Madonna dei rimedi, Petriolo e tanti altri ancora.

In più oggi è la Vigilia della solennità dell’Annunciazione del Signore, ossia il momento centrale della storia della salvezza. Maria che accoglie nel suo seno Gesù diventandone madre Sua e poi, sotto la croce, anche madre di tutti, ha tutto l’amore e il potere di venirci incontro.

Per tutto questo vogliamo fiduciosamente ora affidare alla Madonna di belvedere que-sta situazione tanto dolorosa della nostra Città e della nostra Chiesa, invocando la sua potente e materna intercessione.

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