Senza volere distogliere nessuno da quella che è la battaglia principale ossia quella sanitaria di salvare le vite umane dall’aggressività di un virus che continua a fare in italia ogni giorno centinaia di vittime, mi corre tuttavia il dovere istituzionale di sensibilizzare il governo nazionale, la giunta regionale e tutte le forze politiche su gli effetti degli ultimi provvedimenti governativi che “in umbria” vietano la continuazione del taglio della legna e del suo recupero dal bosco alle imprese forestali ed agricole. La selvicoltura che a tutti gli effetti è attività agricola, non è stata inserita fra le attività fondamentali che possono continuare a svolgere la loro attività, senza tenere in dovuta considerazione che è un attività stagionale che da normativa regionale il taglio della legna deve concludersi entro la data del 15 aprile, oltre ad essere sottoposta a tutta una serie di normative nazionali e regionali che ne limitano in altre stagioni l’attività, ed in secondo luogo, ma non per ordine d’importanza, rappresenta in molti territori montani, quali pietralunga, un servizio essenziale, essendo molti sistemi di riscaldamento alimentati a legna, in guisa che persistendo il divieto non possono essere esclusi problemi di rifornimento immediati, visto anche il protrarsi della stagione invernale, nonchè per la prossima stagione autunnale /invernale.
Blocco selvicoltura: Ceci (Sindaco Pietralunga) “servono provvedimenti immediati, mancano approvviginamenti legna, visto il protrarsi della stagione invernale”
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