Domani Giovedì’ 2 aprile ricorre la XIII Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo

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Domani Giovedì’ 2 aprile ricorre la XIII Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, istituita dall’Onu , per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con tale sindrome che si manifesta durante la crescita.
Ci sono vari gradi di autismo, dal più’ grave al meno grave , ma l’aspetto che accomuna tutte le tipologie è il fatto che le persone autistiche vivono in un mondo tutto loro, in cui perdono contatto con la realtà esterna, creandosene una interiore in cui magari attuano comportamenti particolari, che talvolta possono farci sorridere, arrabbiare o spaventare.
Ancora oggi non si sa bene da cosa dipenda questa sindrome, ma si sa che le persone autistiche hanno difficoltà a comprendere il linguaggio non verbale , hanno interessi ristretti e ripetitivi, manifestano in maniera anomala le proprie emozioni, non sono autonome, non accettano cambiamenti perchè non li capiscono.
Ma come tutti noi hanno emozioni, desideri, paure,..solo che a differenza nostra non riescono a comunicarle all’esterno e spesso mettono in atto atteggiamenti strani e autolesionistici per non sentire la frustrazione di non riuscire ad esprimere la loro interiorità.
Ecco perchè vi facciamo vedere questa storia vera di un padre, Franco, che vedendo crescere suo figlio Andrea, autistico grave, ha deciso di compiere con lui dei viaggi in moto in giro per il mondo, per fargli vivere le emozioni e le scoperte come un qualsiasi adolescente, nonostante la sua particolarità. Insieme hanno fondato un’associazione “I BAMBINI DELLE FATE” con cui sensibilizzano e raccolgono fondi per l’autismo . Puoi seguirli sul loro blog diventato molto famoso in Italia. Adesso Andrea è un ragazzo felice, che, anche se non riesce a comunicare come tutti noi (usa infatti la comunicazione facilitata, cioè esprime i propri pensieri con la scrittura al computer) ha imparato a riconoscere i propri stati d’animo e quelli degli altri. Infatti una persona non può guarire dall’autismo, ma può imparare a conviverci e ad accettare le regole e i comportamenti sociali , ma solo se qualcuno gliele insegna con pazienza e si prende cura di lei. Infatti la peggior disgrazia per una persona con autismo non è il suo stato, ma non avere qualcuno che le sta accanto e ,con affetto ,la guida .

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