Nuovo ospedale da campo finanziato dalla banca d’Italia: la soddisfazione di Bettarelli (Pd), che si domanda quale relazione ci sia con l’attuale emergenza

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“Non avendo più la possibilità come consigliere regionale di interlocuzione istituzionale con la presidente Donatella Tesei e con la sua
Giunta, ho appreso ieri con soddisfazione, tramite la conferenza stampa andata in onda in streaming, che la Regione si doterà di un nuovo ospedale da campo
interamente finanziato grazie alla filiale umbra della Banca d’Italia”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito democratico, Michele Bettarelli.

“Ritengo – prosegue Bettarelli – l’opera molto importante, frutto del lavoro solerte ed efficace del personale tecnico regionale, capace di accogliere 30 nuove
postazioni di terapia intensiva oltre ad una chirurgia e a strutture radiologiche. Un ringraziamento speciale va alla Banca d’Italia, al governatore Ignazio Visco e alla
direttrice della filiale di Perugia, Miriam Sartini, per la sensibilità e la concretezza dimostrata mettendo a disposizione quasi tre milioni di euro per realizzare questo
importante presidio di emergenza che potrà tornare utile anche dopo la fine dell’emergenza. Avessi potuto avere anche la possibilità di interloquire come consigliere
regionale con la presidente Donatella Tesei e con l’assessore alla Sanità Luca Coletto, peraltro assente alla conferenza stampa, gli avrei comunque rivolto alcune
domande. La prima: come si pone l’ospedale da campo nella strategia regionale predisposta per l’emergenza coronavirus? Perché si pensa di realizzare questo
progetto il 27 marzo, si consegna il progetto il 30 di Marzo e il 7 aprile si annuncia che forse l’ospedale sarà pronto fra altri 60 giorni? Un ospedale da campo
sicuramente è cosa buona, però mi sfugge, visto i dati ad oggi di contagi e ricoveri, la relazione con lo stato attuale dell’emergenza Covid-19”.

“La Presidente – continua Bettarelli – mi permetterà anche un’ulteriore sottolineatura: è stato se non altro rincuorante vedere che noi consiglieri non siamo i soli a
porre quesiti senza ricevere risposte. Ad esempio alla domanda di un giornalista su come si pensa di gestire e affrontare il tavolo sulla convenzione pubblico-
privato, annunciato già una settimana fa come imminente non è stata fornita alcuna risposta, specie sul tema fondamentale dei tamponi e dei test sierologici e
molecolari. Abbiamo invece assistito alla consueta invettiva contro il Governo nazionale per sottolineare che cosa la Protezione Civile non ha ancora consegnato.
Peccato che nessuno in Umbria sappia ancora che cosa la Regione abbia acquistato nell’ambito dell’emergenza Covid-19, quante risorse sono state investite e in
quali settori”.

“Abbiamo preso atto – conclude Bettarelli – dei ringraziamenti rivolti dalla stessa Presidente più volte ai dirigenti da lei nominati da qualche mese. Ma non abbiamo
sentito neppure una parola di ringraziamento per i tanti operatori sanitari, volontari, lavoratori che sono in trincea da oltre un mese che hanno continuato a lavorare
strenuamente in prima linea, nonostante, a differenza che in altre regioni, alle categorie più esposte non siano mai stati effettuati tamponi. Gli stessi che in via
prioritaria sono stati annunciati, ma mai eseguiti. Visto che non abbiamo memoria di visite della Presidente alle strutture ospedaliere per incontrare chi è impegnato
sul campo, almeno un grazie lo avrebbero meritato, anche solo via streaming”. RED/dmb

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