Consiglio comunale richiesto da tutte le opposizioni per fare chiarezza su RSA, Piano emergenziale sanitario e blocco tariffe.
Facciamo chiarezza informativa sulle abbondanti parole in libertà riguardanti la gravissima chiusura della RSA di Umbertide. Dal primo giorno che siamo in Consiglio ci stiamo battendo, insieme alle altre opposizioni, con tutte le forze per il potenziamento dei Servizi sanitari e ospedalieri e per uscire dall’isolamento territoriale-amministrativo in cui ci ha relegato questa maggioranza.
Ribadiamo che la RSA non si tocca. Per nessun motivo e per nessuna compensazione. Serve ad Umbertide ed è un suo patrimonio – di persone, risorse e professionalità – che semmai va valorizzato, e non distrutto. Le parole del comunicato USL (per cui la RSA, finita l’emergenza, tornerà con almeno lo stesso numero di posti letto e operatori) sono per noi una dichiarazione d’onore irreversibile e non negoziabile. Se accadesse il contrario, metteremmo in atto tutte le vie amministrative, regionali e giudiziarie per bloccare questo scempio.
Aggiungiamo che per noi la RSA non si tocca nemmeno nella transizione Covid. Anzi, in questo momento potrebbe essere utilizzata per la gestione di persone in sorveglianza sanitaria, isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare che non possono però trascorrere a casa il periodo di quarantena. Quindi la RSA serve più di prima, soprattutto all’interno di un Piano sanitario emergenziale ancora purtroppo non individuato e attuato.
Per tale ragione abbiamo presentato in Consiglio comunale, quest’ultimo richiesto in modo compatto da tutte le opposizioni, un odg sulla RSA e vediamo chi sta con chi. Questa la verità e la concretezza d’azione per fare il bene della città.
Umbertide cambia: “la RSA non si tocca”
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