“La proroga delle scadenze per le tasse locali non basta. Spostare avanti nel tempo il problema non è la soluzione che ci convince. Le imprese stanno vivendo un momento particolarmente difficile e stanno cercando di affrontare l’emergenza economica più grave dell’ultimo secolo. Se anche riusciranno a sopravvivere non saranno comunque nelle condizioni di pagare le tasse rinviate, alle medesime condizioni. Vogliamo vedere, da parte dei Comuni, l’attuazione di misure straordinarie”.
Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo, ha fatto partire oggi una lettera indirizzata a tutti i Comuni della provincia di Arezzo per proporre l’attuazione di misure straordinarie che possano, in questa fase, supportare le imprese nella difficile battaglia economica che segue, e seguirà lungo tempo, quella sanitaria.
Con questo strumento Confartigianato Arezzo chiede non solo la proroga delle scadenze, “ma – come spiega ancora Vannetti – di intervenire in modo sostanziale e risolutivo per eliminare le tasse locali, prendendo esempio da altri Comuni italiani che già hanno annunciato misure straordinarie per sostenere le imprese, in particolare, ma non esclusivamente, quelle chiuse per Decreto del Presidente del Consiglio”.
Nella missiva inviata ai Comuni, il Presidente chiede un’esenzione per tutte le attività rimaste chiuse e per tutto il 2020 dal pagamento della Tassa sull’occupazione del suolo pubblico e dell’imposta sulla pubblicità. Per la tassa sui rifiuti si chiede che possa essere utilizzato il periodo di dilazione dei pagamenti per procedere alla revisione del Regolamento Comunale al momento in modo da prevedere una riduzione percentuale della tassa per le attività rimaste chiuse.
“Apprezziamo e supportiamo come Associazione, lo sforzo eccezionale che i Sindaci stanno facendo per aiutare dal punto di vista organizzativo le collettività della nostra Provincia, ma dobbiamo iniziare ad affrontare le tematiche più complesse che riguardano per l’appunto il tema della tassazione locale”, approfondisce Vannetti, che continua: “Comprendiamo le difficoltà di far quadrare i bilanci, ma è arrivato il momento di ragionare intorno a questi problemi ad un livello diverso e più impattante sul tessuto economico locale”.
Infine, ma certamente non in subordine, nella lettera il presidente di Confartigianato Arezzo ricorda la partita dell’Imu: “Per noi imprenditori – spiega in proposito – e per le nostre imprese, l’immobile è un bene strumentale, sul quale non possiamo pagare una ulteriore tassa nel momento in cui l’attività imprenditoriale è sospesa per motivi sanitari imposti per Legge. Ci confronteremo su questo con le associazioni di Confartigianato della Toscana e con le altre rappresentanze datoriali, per interloquire con ANCI e con la Regione, perché le decisioni strategiche sulla tassazione locale siano coordinate ad un livello più alto, in modo che non si creino in Toscana o in Provincia trattamenti territoriali difformi e controproducenti”.
“Oggi è fondamentale – conclude Vannetti – mantenere in vita il sistema delle imprese, affinché alla ripresa del mercato le nostre imprese possano tornare a svolgere in pieno il loro ruolo determinante per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio”.