Cari concittadini,
la nostra bellissima terra si appresta a vivere una Pasqua diversa: le famiglie non possono incontrarsi; gli amici si saluteranno solo attraverso telefoni e Social network; chi è lontano, per motivi di lavoro o di studio, non potrà tornare a casa. Vista così, la Pasqua tutto sembrerebbe fuorché una resurrezione.
Ma oggi qui, davanti alla “nostra” Resurrezione, con il mondo del volontariato e il mondo sanitario, che in questi giorni è stato messo a dura prova, noi dobbiamo invece intendere la Pasqua in senso letterale. Significa “passare oltre”: questo dobbiamo fare.
Il momento è difficile. Tutte le nostre certezze e la nostra libertà, che forse davamo anche un po’ per scontate, sono venute meno. Ma questo giorno di festa deve rappresentare per tutti noi la conferma che siamo una comunità forte, coesa e solidale. Che supereremo questo brutto momento e torneremo a vivere la nostra vita, torneremo ad abbracciarci.
Anzi, io lo faccio subito. Vi abbraccio, uno a uno, e lo faccio a nome dell’intera amministrazione comunale che ogni giorno lavora e si impegna per questa città. Mi sento orgoglioso di essere il vostro sindaco.
L’augurio è quindi che passiate una Pasqua serena. Dobbiamo essere ottimisti e guardare avanti con speranza. Quando sarà tutto finito, ci ritroveremo qui, in questa piazza, a festeggiare la vita.