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Coronavirus: “scongiurare chiusura servizi educativi per l’infanzia. L’Umbria, anche se in ritardo, segua esempio altre regioni” – Interrogazione di Bettarelli (Pd)

“Asili nido comunali e privati, scuole
dell’infanzia paritarie e private: la Regione Umbria, anche se in ritardo
rispetto ad altre regioni, scongiuri la chiusura delle strutture dedicate
all’infanzia”. Così il consigliere regionale del Partito democratico
Michele Bettarelli che ha presentato una interrogazione a risposta scritta
per chiedere alla Giunta “quali misure intenda adottare per sollevare i
servizi educativi per l’infanzia delle strutture pubbliche e private della
fascia 0-6 anni dalle difficoltà economiche causate dal mancato introito
delle rette dovute da parte delle famiglie”.

“È passato un mese – spiega Bettarelli – dalla sospensione di tutte le
attività scolastiche disposta dal Governo e per asili nido e scuole materne
ad essa è corrisposta l’interruzione del pagamento delle rette da parte
dei genitori. Purtroppo però  per tantissimi asili nido comunali e privati,
così come per le scuole dell’infanzia private e paritarie, continuano ad
esserci gli affitti da dover pagare e le spese fisse da sostenere. Un mondo,
quello dei servizi all’infanzia, che già da giorni lancia grida di allarme
per il futuro di lavoratori e strutture che rischiano di non riaprire i
battenti alla fine dell’emergenza”.

“È necessario – prosegue Bettarelli – sostenere economicamente  il
sistema per i servizi all’infanzia 0-6, perché queste strutture sono un
presidio educativo fondamentale oltre che parte integrante dell’economia
regionale. Di questo si sta occupando la maggioranza di Governo così come
altre Regioni italiane. I senatori Iori-Verducci del Pd hanno presentato un
emendamento al decreto ‘Cura Italia’ con cui si è chiesto di prevedere
il rimborso delle rette per chi gestisce, nel pubblico e nel privato, asili
nido e scuole materne attraverso un contributo forfettario mensile per ogni
bambino. Altre Regioni italiane hanno individuato la portata del problema e
adottato provvedimenti: 15 sono i milioni di euro stanziati a marzo dal
Piemonte, un’iniezione di liquidità per la sopravvivenza di questo settore.
Dalla Regione Umbria però ad oggi per queste strutture solo l’annuncio di
un contributo di poco superiore ai 200mila euro” .

“La Regione – conclude Bettarelli – in questo momento non può
dimenticarsi delle tante agenzie educative che si occupano della crescita e
dello sviluppo dei nostri ragazzi, oltre a supportare tantissimi genitori. Ha
il dovere così come stanno facendo altre Amministrazioni regionali, di
adottare provvedimenti concreti per far sì che una volta superato questo
difficile momento tutti i servizi per l’infanzia in Umbria, possano
ripartire”.

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