“Non polemizzare inutilmente è giustissimo ma non consigliare sui comportamenti errati sarebbe venir meno al ruolo istituzionale. In data 16 aprile il Primo Cittadino , con apposita comunicazione scritta, ha vietato alla Protezione civile (e solo a lei) un’autonoma distribuzione di mascherine. Il Gruppo comunale tifernate, come del resto avvenuto anche nella vicina Citerna ma anche a Gubbio e Perugia, ha consegnato nelle settimane scorse migliaia di mascherine frutto di donazioni di privati e imprenditori che evidentemente ne riconoscono il ruolo sociale. Si è verificato nella visita compiuta ieri alla cittadella dell’emergenza insieme al Consigliere regionale Eleonora Pace la disponibilità di oltre duemila mascherine pronte alla consegna ed è a tutti nota la meritoria azione, a loro non inibita, di soggetti istituzionali, associazioni, rioni e pro loco in questa attività. Oltretutto sovraccaricare le farmacie per la distribuzione non sembra la scelta giusta considerato la sensibilità di quei luoghi. Non è il momento di gelosie e di appesantimenti burocratici, tantomeno è opportuna una centralizzazione eccessiva su un COC che è stato addirittura chiuso nei giorni di Pasqua e non può garantire evidentemente da solo operatività nell’emergenza. Con la lettera in calce si chiede al Sindaco Bacchetta di ripensare una decisione che penalizza prima di tutto i tifernati”.
Andrea Lignani Marchesani