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Caso donna rumena che occupa stazione Città di Castello. Lettera aperta al sindaco da parte di un lavoratore area commerciale FCU


Sono un lavoratore dell’area commerciale “FCU”, temporaneamente in servizio presso agenzia di Città di Castello, in sostituzione dei colleghi posti in congedo con le nuove norme aziendali a seguito decreti pandemia. Io e colleghi  abbiamo purtroppo appreso delle dichiarazioni apparse sui media locali che hanno trattato con disprezzo l’azienda per cui lavoriamo ormai da decenni:  “…ex-Fcu, che a poco serve, se non a tenere in vita un pessimo e costosissimo servizio garantendo lauti stipendi ai propri dipendenti…”.
Che l’ attacco provenga, da un consigliere di maggioranza e proprio dal luogo in cui sono state raccolte centinaia di firme a sostegno della nostra storica ferrovia, ci stupisce e ci addolora.
Noi agenti, vista la indebita occupazione della sala d’aspetto ferroviaria, abbiamo agito come nostro dovere in quanto la stazione rimane aperta anche di notte ed è esposta a possibili atti vandalici, come più volte successo, oltre a rappresentare un notevole elemento critico per la fase di quarantena imposta dal governo. Di questo abbiamo avvertito la proprietà competente. Ormai la situazione va avanti da molti giorni, senza che l’occupante possa accedere ad un pasto caldo ed ai minimi servizi igienici.
Riceviamo decine di telefonate e contestazioni da parte di viaggiatori stufi che non possono usufruire della sala d’aspetto, nonché segnalazioni giustamente preoccupate per la salute della disperata che si è barricata all’interno. A quanto riferitoci, la stessa è stata cacciata dalle Logge del centro storico e ci chiediamo cosa sarebbe successo se invece si fosse rifugiata all’interno delle sale del consiglio comunale…
Come mai dei ragazzi stranieri, che avevano occupato la sala d’aspetto, sono stati prontamente allontanati mentre non si riesce ad intervenire su una singola persona in un mese di tempo?
Siamo del tutto consapevoli che Lei non è certamente responsabile delle affermazioni di altri, ma nella sua qualità di primo cittadino vorremmo conoscere il suo pensiero riguardo la vicenda e se ritiene  che la stessa sia stata adeguatamente gestita da chi di dovere e certamente, anche da noi, che possiamo senz’ altro avere sbagliato, ma altrettanto certamente non per mera ottusità o peggio, per il bieco razzismo o l’arrogante disumanità con cui siamo stati descritti.

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