di Marco Mearelli
Città di Castello, 1° maggio 2020 – Quanto appaiono distanti oggi, ancorché vivi e pieni di ideale, i festeggiamenti con cui si apre il mese di maggio, ricorrenza che nell’Inno del Primo Maggio Pietro Gori definiva “dolce Pasqua dei lavoratori”! Torneremo a riempire le piazze primaverili manifestando per i diritti del lavoro, caposaldo sul quale la nostra Costituzione impernia la sua essenza democratica, proprio perché esso è il vincolo sociale attraverso cui si sviluppa il benessere del Paese. In questi giorni in cui molte famiglie sperimentano il dramma della crisi economica, fanno riflettere le parole di Samuel Smiles:
«Non vi è per l’uomo pane più saporito di quello che egli si procura con il proprio lavoro fisico e intellettuale. Non vi è bene che non possa essere acquistato con il lavoro, né soddisfazione che non possa essere data dal lavoro. Anche il più umile operaio contribuisce al benessere sociale. Lodiamo la saggezza di quell’Imperatore che diceva: per ogni uomo che non lavora e per ogni donna che si lascia andare alla pigrizia, c’è qualcuno nell’impero che soffre la fame e il freddo».
Con la certezza che il ritorno al lavoro segnerà la ripresa morale ed economica dall’attuale periodo di difficoltà, i socialisti tifernati, unitamente ai membri di giunta del PSI e ai componenti del gruppo consiliare, augurano un buon Primo Maggio a tutti i lavoratori.