“Le vicende legate alla destinazione dell’ingente Lascito Mariani si arricchiscono di ulteriori sviluppi, per nulla tranquillizzanti. Se nella Commissione consiliare del 6 maggio u.s. il Sindaco si era lanciato in pesanti accuse a coloro, come gli avvocati Mattei e Pecorari, i quali avevano osato contestare le intenzioni più volte espresse da lui e dalla sua giunta, la risposta dell’avvocato Mattei, indirizzata in data odierna a tutti gli amministratori nonché agli organi di stampa del Comune, espone una tale serie di argomentazioni da imporre una richiesta di immediato chiarimento al primo cittadino, direttamente in Consiglio comunale.
Evidente è la gravità di quanto contestato da Mattei, a partire dall’utilizzo del parere pro veritate chiesto, e pagato con soldi pubblici, all’avv.to Palermo, lo stesso che difese gli interessi dell’ASL nel procedimento per ottenere il lascito Mariani. Al di là del contenuto giuridico del parere, riteniamo grave l’uso strumentale che il Sindaco ne sta facendo per avallare decisioni che, se fossero ritenute legittime e condivise dalla sua maggioranza, non avrebbero certo avuto bisogno di puntelli di sorta. Appare inoltre incredibile che una amministrazione, in possesso di una somma così ingente, invece di usarla, non sappia fare di meglio che pagare un avvocato per un parere-che in nessun modo può modificare una sentenza- ma che, nella sostanza emersa anche in Commissione, verrebbe usato per destinare quei soldi ad altri, alla stessa ASL, pretendendo di giustificare così la decisione di utilizzarli per l’ex ospedale ( e non per l’Ospedale attuale) per la realizzazione di una “casa della salute” non meglio specificata.
Noi ci chiediamo: cui prodest? A chi conviene realmente tutto questo? A che serve la deliberazione di un Consiglio comunale, che improvvisamente il Sindaco vuole convocare mentre fino a ieri affermava che la decisione è sua e della Giunta? Che peso avrebbero queste decisioni sul futuro utilizzo del lascito, quando i milioni fossero devoluti dal Comune all’ASL?
A fronte di un’amministrazione che ha perso altri sei anni tra incertezze, conflitti interni e incapacità gestionali, noi riaffermiamo quanto avevamo proposto al Consiglio Comunale nei mesi scorsi, con l’ordine del giorno bocciato dalla maggioranza, che proponeva come possibili interventi, stante il disposto testamentario e la sentenza definitiva, solo quelli volti a migliorare le condizioni di coloro che si trovano nello stato di sofferenza, malattie e assenza di cure, come a nostro avviso confermato dall’indicazione dell’Ospedale di Città di Castello come beneficiario.
Con ciò ribadiamo la richiesta di verifica delle affermazioni che il Sindaco ha propinato al Consiglio e in Commissione, perchè per governare una città servono correttezza e credibilità, messe decisamente a dura prova da questa vicenda; altrimenti è meglio lasciare ad altri”.
Castello cambia “Il Sindaco riferisca in Consiglio in merito alle affermazioni sul Lascito Mariani”
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